Oriente bollente: tensione Cina-Giappone, la Corea del Sud flirta col nucleare

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Droni cinesi a Okinawa, escalation nucleare in Corea e... Tensioni in Oriente

In Asia orientale e Pacifico continua ad aumentare la tensione e i timori di una possibile escalation militare crescono. Oltre all'annosa questione di Taiwan, il 2023 inizia manovre e frizioni inedite tra Cina e Giappone, mentre la penisola coreana sembra destinata a una pericolosa escalation nucleare non solo sul fronte settentrionale, ma anche qui in modo nuovo, su quello settentrionale. In tutto ciò, Pechino è pronta a dare un segnale di forza a tutti gli attori regionali e agli Stati Uniti con i primi test navali della sua nuova portaerei, la Fujian, la prima interamente prodotta in Cina.

Andiamo con ordine. Il ministero della Difesa giapponese ha dichiarato di aver avvistato un drone militare cinese che sorvolava le acque tra le isole di Okinawa e Miyakojima, nel Giappone sud-occidentale. Il velivolo da ricognizione senza equipaggio, che Tokyo ha identificato come un drone WZ-7, ha volato dal Mar Cinese Orientale, passando tra le isole giapponesi in direzione dell'Oceano Pacifico, per poi tornare indietro attraverso la stessa rotta in direzione ovest, ha dichiarato il ministero. Sebbene il drone non sia entrato nello spazio aereo giapponese, la Forza di autodifesa aerea del Giappone ha fatto decollare i suoi jet da combattimento in risposta.

Si tratta di un avvistamento inedito per la sua tipologia e si inserisce in un contesto nel quale i rapporti tra Tokyo e Pechino sono ai minimi termini. Al centro del contendere le scintille su Taiwan e le dispute incrociate sulle isole Diaoyu/Senkaku, localizzate nel mar Cinese orientale e amministrate da Tokyo nonostante le rivendicazioni di Pechino. Il mese scorso, la portaerei Liaoning della Marina cinese, insieme a due cacciatorpediniere e una fregata, ha condotto una serie di esercitazioni militari vicino a Okinawa. Durante le esercitazioni, circa 180 jet da combattimento ed elicotteri basati sulla portaerei sono decollati e atterrati sulla portaerei.

Ma la Cina è particolarmente infastidita dalla nuova strategia militare giapponese, annunciata poco prima di fine anno. Prima di capodanno è stato approvato un budget di difesa da record. Il piano prevede anche lo sviluppo di 3 mila missili a lungo raggio, mossa che rompe il tabù della costituzione pacifista imposta nel secondo dopoguerra. Il premier giapponese Fumio Kishida è atteso alla casa Bianca a Biden il prossimo 13 gennaio a suggellare il crescente allineamento, altro fumo negli occhi di Pechino.

Tensione nucleare tra Corea del Nord e Corea del Sud

Nel frattempo, si teme un'escalation sulla penisola coreana. La Corea del Sud e gli Stati Uniti stanno discutendo la pianificazione e l'attuazione di operazioni nucleari statunitensi per contrastare la Corea del Nord, ha dichiarato l'ufficio presidenziale di Seul. La dichiarazione è arrivata poco dopo che Biden aveva detto che gli Stati Uniti non stavano discutendo di esercitazioni nucleari congiunte con la Corea del Sud, sembrando contraddire le precedenti osservazioni del presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol in un'intervista a un giornale locale.

La Casa Bianca ha provato a riparare dicendo che sta preparando insieme a Seul una risposta "efficace e coordinata" in caso Pyongyang torni a effettuare un test nucleare per la prima volta dopo 5 anni.  Il rischio è che questo balletto incentivi, invece che esercitare deterrenza, le mosse atomiche di Pyongyang. Tra l'altro, nei giorni scorsi la guida suprema della Corea del Nord ha licenziato Pak Jong Chon, il secondo funzionario militare più potente dopo il leader. Pak, vicepresidente della Commissione militare centrale del Partito dei Lavoratori al potere e segretario del Comitato centrale del partito, è stato sostituito da Ri Yong Gil durante la riunione annuale del comitato la scorsa settimana. 

Non è stata fornita alcuna ragione per il cambiamento, ma si sa che Pyongyang sta preparando una mega parata militare per il prossimo febbraio. Il rischio, inedito, è che a Seul si alimentino le voci di chi vorrebbe uno sviluppo nucleare del paese per far fronte alla crescente minaccia nordcoreana.

In tutto ciò, Pechino manda un altro segnale di forza. La terza e più avanzata portaerei cinese, la Fujian, dovrebbe iniziare le prove in mare quest'anno, secondo il vice-comandante della nave, uno sviluppo che farà avanzare ulteriormente le capacità militari del Paese. La Fujian è la nave da guerra più grande e complessa della Cina e segna una pietra miliare nel progetto di Xi di modernizzare le forze armate e ridurre il divario con gli Stati Uniti. Assomiglia alla più recente portaerei statunitense, la USS Gerald R. Ford, che è l'unica altra nave da guerra dotata di catapulte elettromagnetiche avanzate. 

Dopo il varo a giugno, la nave è ora in fase di allestimento presso il cantiere Jiangnan Shipyard vicino a Shanghai, mentre a settembre sono iniziate le prove di ormeggio simultanee per ridurre i tempi di consegna. Il processo di allestimento - quando la costruzione è completata e la nave è pronta per la consegna - segue il varo della nave e precede le prove in mare. Le prove di ormeggio testano i sistemi di una nave, il loro funzionamento individuale e congiunto, dalla propulsione alle attrezzature meccaniche.

Le acque e i cieli dell'Asia stanno diventando sempre più affollati.

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