Pd, Decaro spinge per Fitto vicepresidente Ue: "Non è un sovranista, può far bene per l'Italia"

Dall'opposizione arriva l'appoggio al ministro per gli Affari Europei. Anche Schlein ha aperto: "Valuteremo se votarlo"

di Redazione Esteri
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Antonio Decaro Edizione 2024 La Piazza Ceglie Messapica

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Ue, anche Decaro del Pd fa il tifo per Fitto: "In Europa può fare bene, lo conosco da una vita". Già a "La Piazza" l'ex sindaco di Bari aveva spianato la strada al ministro 

Mancano ormai pochi giorni alla decisione finale di von der Leyen sui commissari europei e in particolare sui vicepresidenti esecutivi, argomento che tocca da vicino l'Italia, visto che il ministro Raffaele Fitto è in pole per ottenere la vicepresidenza con deleghe importanti come l'Economia e il Pnrr. Ma sul via libera al suo nome adesso comincia a muoversi anche l'opposizione. La segretaria del Pd Schlein ha aperto alla possibilità di votare a favore di Fitto: "Valuteremo le deleghe e poi decideremo". Ancora più esplicito è chi lo conosce da una vita, come l'eurodeputato del Pd ed ex sindaco di Bari Antonio Decaro. Sul capitolo commissario italiano in Europa Decaro aveva già ammesso a La Piazza di Affari che "se deve andare qualcuno di destra preferisco vada in Ue uno come Fitto. Perché è una persona con cui abbiamo trovato soluzioni. Abbiamo trovato risorse per le opere pubbliche, e per la semplificazione". Ora ribadisce il concetto. "Fitto - dice Decaro a Il Corriere della Sera - può essere un buon rappresentante per l’Italia, l’ho sempre detto. Siamo avversari e ci siamo scontrati in tante occasioni anche a livello locale in Puglia. Ma tutto si può dire di lui tranne che sia il prototipo del sovranista".

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"Ma - prosegue Decaro a il Corriere - bisogna vedere cosa vuole fare. Se va lì per rappresentare l’Italia va bene. Se invece fa quello che dice Giorgia Meloni, no. Lei ha detto che vuole essere cerniera tra i Popolari e i la destra più estrema. Allora se Fitto intende avere un ruolo politico che modifica il programma della von der Leyen a noi non va bene: loro non l’hanno votata, ma noi sì. Diciamo che Giorgia Meloni non gli ha fatto un favore a fare quella dichiarazione. Ha fatto arrabbiare molti, anche Renew Europe. Il punto è come interpreterà il suo ruolo: le scelte che vorrà fare sui fondi di coesione, sulla transizione ecologica, sulla diseguaglianza di genere. Ecco perché è importante capire le deleghe e ascoltare il suo programma. Fitto è tra i più moderati nel governo. È un democristiano. Credo che se riceverà delle deleghe importanti sarà un bene per l’Italia".

Verdi, 'vicepresidenza a Fitto mina coalizione europeista'

Ursula von der Leyen "è stata eletta a luglio solo perché ha ottenuto anche i nostri voti (del gruppo dei Greens, ndr) e non quelli dell'estrema destra: ecco perché la Commissione non deve spostarsi improvvisamente a destra". Così la co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento Ue, Thierry Reintke, commenta l'ipotesi che von der Leyen confermi la nomina di Raffaele Fitto a vicepresidente. L'eurodeputata ha aggiunto che "l'Italia ha il diritto di proporre il suo commissario, ma proporre un politico dell'Ecr come parte della leadership della Commissione minerebbe intenzionalmente la coalizione democratica ed europeista di luglio". (