Pena di morte ai mercenari britannici. Lavrov gela Londra: "Decidono le leggi"
Il ministro degli esteri Lavrov commenta anche la Nato: “Abbiamo proposto un dialogo ma è stato rifiutato, bisogna essere in due per ballare il tango”
Condanna a morte per i mercenari britannici, Lavrov: “Saranno le leggi di Donetska a decidere , non spetta a noi”
La condanna a morte di tre mercenari stranieri, due britannici e un marocchino che combattevano a fianco degli ucraini, è stata presa in base alle leggi della Repubblica popolare di Donetsk e non si può interferire nel suo sistema giudiziario. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, commentando la pena capitale comminata ieri ai tre combattenti stranieri dal tribunale dei separatisti filorussi. Dal summit dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto) a Erevan, Lavrov ha invitato a "non speculare" sull'argomento della condanna.
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, dal summit a Erevan dell’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (Csto), ha dichiarato: “È diventato chiaro a tutti che la Nato non può più determinare il destino dell’Europa. Abbiamo proposto un dialogo, un meccanismo di cooperazione, ma è stato rifiutato”. La Russia rimane aperta al dialogo, secondo quanto dichiarato da Lavrov, “ma bisogna essere in due per ballare il tango”.
Intanto il presidente Volodymyr Zelensky, in seguito all’ennesimo attaccato alle truppe ucraine nel Lugansk, dichiara: “Severodonetsk, Lysychansk e altre città del Donbass, che gli occupanti considerano ora gli obiettivi primari, sono ancora in piedi”.