Putin parla alla nazione: “Pugnalati alle spalle. Puniremo i traditori"

Il discorso del presidente russo alla nazione senza mai nominare Prigozhin: "Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese"

di Redazione Esteri
Vladimir Putin
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La rivolta del capo della Wagner Prigozhin in Russia, Putin parla alla nazione

La clamorosa rivolta di Evgheny Prigozhin, fondatore e comandante della milizia privata Wagner, ha messo spalle al muro il presidente russo Vladimir Putin. Prigozhin ha preso la città russa di Rostov e ha minacciato di marciare alla testa dei suoi 25mila uomini su Mosca se il capo della Difesa russa, Sergei Shoigu, non si presenterà nella cittadina occupata dai mercenari.

Putin: "Difenderemo Russia; traditori saranno puniti"

Il capo del Cremlino ha parlato alla nazione affermando che "quello che stiamo affrontando è un tradimento. Gli interessi personali hanno portato al tradimento del nostro Paese e alla causa che le nostre forze armate stanno combattendo". Putin ha aggiunto di essere "pronto a tutto per difendere lo Stato", e che “tutti coloro che sono andati sulla via del tradimento saranno puniti e saranno ritenuti responsabili. Le forze armate hanno ricevuto gli ordini necessari", ha aggiunto.

Putin: "Non permetteremo spaccatura Paese come nel 1917"

Inevitabile non pensare a ciò che accadde nel 1917 con la Rivoluzione russa che portò i bolscevichi al potere. “Le autorità russe – assicura Putin - non permetteranno che si ripeta una spaccatura della società nel Paese e proteggeranno il popolo”. Il discorso di Vladimir Putin è stato trasmesso sulla tv di Stato. Il presidente ha ricordato il colpo inferto alla Russia nel 1917, quando il Paese stava conducendo la Prima Guerra Mondiale. "Non permetteremo che ciò accada di nuovo, proteggeremo sia il nostro popolo che la nostra statualità da qualsiasi minaccia", ha sottolineato. "La ribellione armata" della Wagner per Putin è "una pugnalata alle spalle del Paese e del popolo".

Putin ordina di neutralizzare organizzatori ribellione

Putin ha ordinato il contrattacco: "Le forze armate russe hanno ricevuto l'ordine necessario di neutralizzare coloro che hanno organizzato la ribellione armata".

Putin non nomina Prigozhin ma accusa, "tradita gloria Wagner"

"Il nome e la gloria degli eroi della Wagner che hanno combattuto nell'operazione militare speciale in Ucraina e hanno dato la vita per l’unità del mondo russo sono stati traditi da coloro che hanno organizzato la ribellione". E' l'accusa mossa dal presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso alla nazione, in cui si riferisce direttamente al fondatore della società dei mercenari, Evgheni Prigozhin, senza però farne mai il nome, Putin ha anche denunciato che "ambizioni esorbitanti e interessi personali hanno portato al tradimento della Russia e del popolo russo" e della causa per la quale, fianco a fianco con le nostre altre unità e sottounità, i soldati e i comandanti del gruppo Wagner hanno combattuto e sono morti.

"Gli eroi che hanno liberato Soledar e Artemovsk , citta' e Paesi del Donbass , hanno combattuto e dato la vita per la Novorossia, per l'unita' del mondo russo. Il loro nome e la loro gloria sono stati traditi anche da coloro che stanno cercando di organizzare una ribellione, spingendo il Paese all'anarchia e al fratricidio, alla sconfitta, infine, e alla capitolazione", ha aggiunto il leader del Cremlino.

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