Qatargate? Rapporti con Doha intoccabili perché all'Ue servirà sempre più gas

L'Europa ha e avrà sempre più bisogno del Qatar sul fronte energetico e dell'import di gas. Soprattutto dopo la recisione dei rapporti con la Russia

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L'Europa ha sempre più bisogno del Qatar: ecco perché

Il Qatargate non porterà a nessuno sconvolgimento. Forse per i politici ed eurodeputati coinvolti, sì. Ma non certo nei rapporti tra Unione europea e Qatar, nonostante la scoperta dei fondi elargiti da Doha a dei politici comunitari per influenzare opinioni e decisioni in merito al paese del Golfo. La ragione? E' molto semplice. All'Europa il Qatar serve sempre di più.

E non certo per i Mondiali di calcio in fase di svolgimento e ormai anzi verso la dirittura d'arrivo a Doha e dintorni con la finale di domenica prossima. No, l'Europa ha e avrà sempre più bisogno del Qatar sul fronte energetico e dell'import di gas. Soprattutto dopo la recisione dei rapporti tra Vecchio Continente e Russia, che inciderà ancora maggiormente nei prossimi anni.

Secondo molti esperti di energia, il Qatar sta diventando l'Arabia Saudita del gas naturale: un fornitore di energia indispensabile con vaste riserve e costi molto bassi. Ciò significa che il Qatar sarà in grado di vendere il gas naturale più a lungo e in modo più redditizio di altri grandi esportatori come l'Australia e la Russia, anche se il cambiamento climatico costringe molti paesi a ridurre l'uso di combustibili fossili.

Basta guardare ai numeri. Con una risorsa accertata di 23,8 trilioni di metri cubi, il Qatar possiede la seconda più grande riserva di gas al mondo dopo la Russia, diventando così uno dei principali attori del mercato globale del gas. Con una produzione di 171 miliardi di metri cubi, è al quarto posto nel mondo dopo Cina, Russia e Stati Uniti. Tra le nazioni che esportano idrocarburi in Medio Oriente e Nord Africa, il Qatar occupa il primo posto.

Non solo. Il ruolo e il peso del Qatar sono destinati ad aumentare ulteriormente. Tutti gli studi e le analisi indicano che il Qatar continua ad avere un notevole potenziale di crescita nei mercati energetici. Secondo un rapporto dell'International Gas Union's Global LNG, il Qatar sarà il primo produttore ed esportatore di gas a livello internazionale entro il 2026, grazie agli sforzi compiuti per aumentare il proprio tasso di produzione. 

Il trend di rafforzamento della dipendenza energetica del Qatar destinato ad aumentare

L'interesse dell'Europa per il Qatar è in netta crescita da quando la Russia ha invaso l'Ucraina. Mentre il conflitto in Ucraina continua sul campo, l'Unione Europea continua a tenere duro e sta lavorando attivamente per ridurre la sua dipendenza dal gas naturale russo. Questo fa del Qatar l'ovvio contrappeso al monopolio russo sulle forniture di gas naturale all'Europa.

Già nel 2021, il Qatar ha fornito il 21% del fabbisogno energetico europeo, salendo al secondo posto tra i fornitori di gas del continente. Per compensare il calo del gas russo, che nel 2021 ha fornito il 18% del fabbisogno annuale di gas dell'Europa, si prevede l'arrivo di ulteriore gas naturale liquefatto del Qatar. Percentuale già aumentata e ulteriormente destinata ad aumentare.

Anche i singoli paesi europei, Italia compresa, hanno provato a continuare a collaborare con il Qatar per lo sviluppo del settore energetico. Di recente, la francese Total Energy ha firmato un accordo di cooperazione con Qatar Energy per 1,5 miliardi di dollari, diventando il principale azionista e acquisendo il 9,3% del North Field del Qatar. Inoltre, Total Energy ha ripreso a investire nel mercato qatariota acquisendo il 6,25% del North Field in un'operazione da 2 miliardi di dollari. 

Il Qatar scommette sul fatto che, anche se gran parte del mondo sta cercando di ridurre le emissioni di gas serra, la domanda di gas naturale liquefatto continuerà a crescere. Questo perché molti leader eletti ed esperti di energia ritengono che il combustibile sia essenziale per sostituire il carbone e per sostenere l'energia solare ed eolica, che può essere limitata da condizioni meteorologiche avverse.

Ecco perché nessuno, Europa compresa, può andare a ridiscutere i legami col Qatar. Nonostante gli scandali.

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