Russia-Ucraina, scambio di prigionieri: ma “no tregua per la Pasqua ortodossa"

Dialogo tra i due Paesi in guerra per lo scambio di prigionieri ma "nessuna tregua per la Pasqua ortodossa" del 16 aprile

di Redazione Esteri
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Nuovo scambio di prigionieri, 106 soldati russi per 100 ucraini

Nuovo scambio di prigionieri tra Russia e Ucraina: secondo quanto riferito dalle rispettive capitali, 106 soldati russi, "in pericolo di vita" per le loro condizioni mediche sono stati rilasciati e hanno fatto ritorno in patria a fronte di altri 100 soldati ucraini. "Si tratta di prigionieri di guerra, tra cui i difensori di Mariupol e Gostomel", ha fatto sapere il capo dell'ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, citato da Unian. "Siamo riusciti a condurre un altro grande scambio di prigionieri. Stiamo riportando a casa 100 dei nostri", ha aggiunto, "sono soldati, marinai, guardie di frontiera, guardie nazionali. Tra loro ci sono i difensori di Mariupol, "Azovstal", Gostomel. Alcune persone sono rimaste gravemente ferite e sono malati". "Faremo tutto il necessario affinche' ognuno di loro riceva tutto l'aiuto necessario", ha assicurato Yermak su Telegram. Poco prima, il ministero della Difesa di Mosca aveva annunciato il rimpatrio di 106 soldati prigionieri, "al termine di un processo negoziale".

Cremlino: non c'è ipotesi di tregua per la Pasqua ortodossa

Nessuno ha ancora avviato qualsivoglia iniziativa per un cessate il fuoco in coincidenza con la Pasqua Ortodossa (domenica 16 aprile) in Ucraina: lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, osservando che in passato qualsiasi tregua proposta da Mosca è stata ignorata da Kiev. "L'idea non è stata proposta da nessuno", ha detto. "Finora non ci sono state iniziative in merito ma la nostra Settimana Santa è appena iniziata. Finora non ci sono state iniziative del genere", ha ribadito, citato dalla Tass. 

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