Sabotaggio Nord Stream, dai servizi segreti occidentali accuse all'Ucraina

L'intelligence olandese aveva avvisato mesi prima la CIA dell'attacco ucraino al Nord Stream. Un attentato che sa di guerra sporca

di Antonio Amorosi
Esteri

La pista che porta ai colpevoli? I gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2 sono lo specchio di quanto accade nella guerra in Ucraina

C’era un piano ucraino per far saltare i gasdotti sottomarini Nord Stream 1 e 2 che trasportano il gas russo in Europa. E il servizio di intelligence militare olandese aveva avvertito la CIA tre mesi prima delle esplosioni. Lo scrivono in queste ore l'emittente olandese NOS, l'emittente tedesca ARD e il quotidiano tedesco Die Zeit che raccontano di come la CIA avrebbe esortato il governo ucraino a non eseguire un'operazione del genere.

La relazione è arrivata agli americani della CIA dal MIVD, l’intelligence olandese che si occupa della difesa. Non è chiaro chi ci sia dietro le esplosioni dello scorso settembre ma la CIA ha avvertito l'Ucraina "dopo aver ricevuto un rapporto allarmante dal servizio di intelligence militare olandese (MIVD), che ha saputo dei piani tramite fonti ucraine", scrive l’emittente NOS.

Nel piano, che il MIVD avrebbe intercettato, si dice che l'alto generale ucraino Valery Zaluzhny abbia guidato l'operazione, che ha coinvolto una piccola squadra di sommozzatori che utilizzavano una barca a vela. L’emittente NOS spiega anche che il Volodymyr Zelenskyj non sarebbe stato a conoscenza del piano. Ma in guerra gli interventi cosiddetti “sporchi” hanno precise procedure che non mettono in pericolo i vertici politici.

L'emittente televisiva olandese afferma di aver parlato, insieme ai media tedeschi, con diverse fonti dell'intelligence internazionale. Dopo le esplosioni, sono state mosse accuse contro Russia, Stati Uniti, Ucraina e Regno Unito. Tutti hanno negato di essere responsabili delle esplosioni. Ancora a inizio giungo il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha negato il coinvolgimento del governo ucraino.

La scorsa settimana anche The Washington Post ha ricevuto la stessa segnalazione: la CIA era stata informata sui piani ucraini da un servizio di intelligence europeo, ma il giornale USA non ha riportato la nazionalità del servizio militare.

"Non posso commentare il lavoro dei nostri servizi di intelligence", ha reagito alle domande dei giornalisti il ministro della Difesa olandese, Kajsa Ollongren. Sull'incidente ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 stanno indagando Germania, Svezia e Danimarca. Accade perché le esplosioni sono avvenute sia in territorio danese che nelle zone economiche di esclusiva competenza della Svezia. I due paesi hanno il diritto di esplorare i fondali marini nella zona.

Sono state diverse le ipotesi seguite all’attacco ai gasdotti che attraverso il Mar Baltico portano il gas russo in Europa. In occidente l’accusa è caduta immediatamente su Mosca ma senza grande senso: Putin poteva chiudere i rubinetti se non voleva far arrivare il gas in Europa; perché avrebbe dovuto farsi un auto attentato per minare i suoi gasdotti? La Russia ha accusato del sabotaggio il governo ucraino, gli Stati Uniti e il Regno Unito, ma senza documentare l’accaduto con prove.

L’attacco a queste infrastrutture critiche è avvenuto in concomitanza con una delle controffensiva ucraine. Il premio Pulitzer ed esperto di intelligence Seymour Hersh, sulla base di una fonte coperta, ha invece sostenuto il coinvolgimento del governo statunitense e di quello della Norvegia.

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