Spagna, altro che Ulivo. Sumar, l'alleanza di 20 partitini delle Sx contro Vox

Il 23 luglio ci saranno le elezioni. Gli ultimi sondaggi indicano i socialisti del premier uscente Sanchez in difficoltà. Ma nessuno avrebbe la maggioranza

di Redazione Esteri
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Spagna, Sumar l'ago della bilancia per le elezioni. Così tentano di fermare l'ultradestra di Vox

Manca meno di una settimana al cruciale voto che attende la Spagna il prossimo 23 luglio. Gli occhi di tutta Europa saranno puntati su queste elezioni, considerate uno snodo cruciale in vista delle europee del prossimo anno e non solo. La campagna elettorale - si legge sul Corriere della Sera - s’avvia al rush finale: sfidando le ondate di calore (45° ieri in Catalogna), domenica si vota per rinnovare le Cortes e, se le previsioni saranno confermate, per un radicale cambio di governo. Tutti i sondaggisti, tranne uno molto vicino al premier socialista Pedro Sánchez, danno il Partito popolare (Pp) di Alberto Nuñez Feijóo in netto vantaggio sul Psoe, ma senza la matematica certezza di conquistare la maggioranza assoluta di 176 seggi.

Ma in soccorso del premier uscente, potrebbe arrivare il Movimento Sumar di Yolanda Diaz. La ministra del Lavoro è riuscita a creare un'alleanza tra tutti i partiti più piccoli della sinistra simile a quella messa in piedi da Prodi, l'Ulivo. Ma questo gruppo conta ben 20 sigle e potrebbe risultare determinante per fermare l'ultradestra di Vox. Gli ultimi sondaggi, prima dello stop elettorale, davano i due partiti appaiati al 13%.

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Lo stallo politico post-voto — come avvenne nel 2019 — è un’ipotesi improbabile ma non impossibile e in tale scenario tornerebbero protagonisti i partiti regionali, baschi e catalani in testa. Stasera - prosegue Il Corriere - i candidati si sfideranno in uno scontro televisivo a tre, con la clamorosa assenza del leader del Pp. Sánchez insegue l’improbabile rimonta; Díaz attaccherà a muso duro i "neo-franchisti"; Abascal sarà solo a difendere il fronte conservatore. Le malelingue, anzi, suggeriscono che Feijóo speri in un suo errore per riprendersi i voti fuggiti a destra.

I popolari temono un passo falso che mandi all’aria il vantaggio accumulato. Il mite Feijóo, che finora non aveva sbagliato una mossa, da qualche giorno è sulla difensiva. Come se non bastasse, dagli archivi fotografici, rispunta un’immagine del 1995 che lo ritrae a bordo dello yacht di un narcotrafficante galiziano. Quando fu pubblicata per la prima volta, dieci anni fa, Feijóo si giustificò dicendo che lo conosceva appena.

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