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Ursula bis nel 2024 e no ai sovranisti. Ma la Spagna può ribaltare tutto

di Redazione Esteri

Von der Leyen fa saltare i piani di Weber (e Salvini) ricandidandosi ufficialmente alla presidenza della Commissione Ue. Ma incombe il voto a Madrid

Commissione europea, Ursula von der Leyen si lancia per il bis nel 2024

Cambiare tutto per non cambiare niente. O forse il contrario. Il Partito popolare europeo sembra aver deciso: vuole il bis di Ursula Von der Leyen a capo della Commissione europea. L'idea è quella di mantenere la principale poltrona comunitaria per l'ennesima volta, facendo pesare sul tavolo del dialogo con i Socialisti e con i Liberali di Emmanuel Macron la possibile riedizione della "grande coalizione", scongiurando l'allargamento a destra del Ppe stesso.

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Da tempo, all'interno del principale partito europeo ci sono spinte per guardare verso le ali radicali. L'idea di un ingresso di Fratelli d'Italia e della Lega non è certo un mistero. Se la forza di Giorgia Meloni sembra essere istituzionalizzata anche sul fronte comunitario, il leader del Carroccio Matteo Salvini si è speso nei giorni scorsi per un allargamento della coalizione a destra con l'inclusione di Lega, Marine Le Pen e gli spagnoli di Vox.

Un'idea che piace a molti dentro il Ppe, forse anche allo stesso Manfred Weber, ma su cui ci sono ancora molte resistenze. A partire da quelle di Forza Italia e Antonio Tajani, che vorrebbero evitare l'apertura alle forze sovraniste. Ed ecco allora nascere l'idea, in realtà già presente e diffusa, di un bis di Von der Leyen. A spingere il suo nome è la stessa Ursula, che fa valere dalla sua la gestione della pandemia di Covid-19 e della guerra in Ucraina per sbaragliare i possibili rivali come Roberta Metsola.