Ucraina, Biden: "Putin invade". Draghi prova a frenare le sanzioni sul gas

Secondo la Casa Bianca la Russia vuole attaccare anche Kiev. L'Italia è la più esposta d'Europa in caso di sanzioni sulle forniture energetiche

Esteri
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Ucraina, Biden: "I russi attaccheranno anche Kiev, è l'obiettivo"

Dopo due giorni di speranze, ritornano a suonare forti come non mai i tamburi di guerra. Le truppe russe attaccheranno anche la capitale dell'Ucraina, Kiev: ne è convinto il presidente Usa, Joe Biden. Parlando nella conferenza stampa al termine della videconferenza con i leader occidentali, il capo della Casa Bianca ha affermato: "Crediamo che abbiano come obiettivo la capitale Kiev". E l'aggressione russa all'Ucraina che il leader del Cremlino avrebbe già deciso, secondo il Wall Street Journal, potrebbe coinvolgere un'ampia combinazione di caccia, tank, missili balistici e cyber attacchi, con l'obiettivo finale di rendere impotente la leadership del Paese.

"Gli Stati Uniti e i loro alleati sosterranno il popolo ucraino. La Russia sarà ritenuta responsabile delle proprie azioni", ha poi scritto Biden su Twitter, che ha comunque tenuta aperta la strada della diplomazia. "Non è troppo tardi per ridurre l'escalation e tornare al tavolo dei negoziati". Tanto che Antony Blinken dovrebbe incontrare Sergej Lavrov il prossimo 23 febbraio. Segnale che forse c'è ancora spazio per il dialogo nonostante i continui avvertimenti di Biden e le pressioni sul campo di Putin.

Ucraina, sanzioni alla Russia? Italia la più esposta d'Europa sul gas

Intanto, però, c'è anche chi pensa con timore a quanto può succedere dopo l'eventuale invasione. In particolare per gli effetti delle sanzioni. Come spiega Repubblica, "l’Italia è particolarmente interessata a trovare una soluzione. Le ripercussioni sul prezzo del gas e quindi dell’energia per il nostro Paese sono pesantissime". I numeri parlano chiaro: "Il 40 per cento di tutto il gas che l’Europa importa viene dalla Russia. E in quel 40 per cento l’Italia è la capofila degli importatori, seguita dalla Germania. Roma acquista ogni anno circa 76 miliardi di metri cubi di gas, di questi quasi 30 miliardi arrivano dai gasdotti controllati da Putin. Non solo. Questa fonte energetica costituisce quasi il 50 per cento della produzione di elettricità".

Ecco perché Mario Draghi, come sottolinea La Stampa, chiede che le sanzioni non colpiscano le forniture energetiche. Così ha detto il premier: "Di sanzioni dirette sull’energia non si è parlato, e anche per quanto riguarda quelle indirette, si stanno studiando dei meccanismi per cui l’Italia non subisca contraccolpi e continui ad essere approvvigionata". E Draghi si prepara a incontrare Putin nei prossimi giorni con il gas in testa.

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