Ucraina, candidatura nell'Ue: von der Leyen torna a Kiev da Zelensky

Guerra Russia Ucraina/ Viaggio a sorpresa della presidente della Commissione europea. Rischio di carestia a Kiev. Allerta colera a Mariupol

Esteri
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Guerra Russia Ucraina, venerdì il parere della Commissione Ue sulla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen torna a Kiev. "Un piacere essere tornata a Kiev", scrive su Twitter. "Col presidente Zelensky analizzerò il lavoro congiunto che dobbiamo fare per la ricostruzione e sui progressi fatti dall'Ucraina lungo il suo percorso europeo".

Secondo quanto apprende l'Ansa venerdì è previsto infatti il parere della Commissione Ue sulla concessione dello status di candidato Ue all'Ucraina. Lunedì ci sarà una prima riunione dei commissari europei sul dossier. Poi, venerdì il collegio dei commissari, eccezionalmente fissato alla fine della settimana lavorativa, deciderà se dare luce verde alla candidatura di Kiev.

In questo caso la decisione finale spetterà al Consiglio europeo, probabilmente già al vertice di fine giugno. Il percorso di avvicinamento dell'Ucraina in Ue è tra i dossier che la presidente della Commissione Ursula von der Leyen affronterà con Volodymyr Zelensky a Kiev.

Guerra Russia Ucraina, la mancanza di alimenti in Africa e il rischio di carestie nel mondo  

"La mancanza alimenti in Africa potrebbe portare a carestie, che comporterebbero la caduta di governi, l'esautorazione di ledership di paesi lontani", e già ora "i prezzi delle derrate alimentari sono arrivati alle stelle", e "per questo è importante tornare alla situazione antecedente il 24 febbraio", inizio dell'invasione russa in Ucraina.

Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in video-collegamento con il vertice sulla sicurezza IISS Shangri-La Dialogue in corso a Singapore. "L'Ucraina è nel suo territorio, andare troppo oltre vorrebbe dire andare in territorio russo che non è quello che vogliamo o stiamo facendo", ha detto Zelensy in risposta a chi gli domandava un'opinione su chi, nella comunità internazionale, sostiene che per giungere alla pace Kiev non deve andare troppo oltre.

"Noi rispettiamo la legge internazionale e l'integrità territoriale di ogni paese, ma la guerra è stata fatta nel nostro territorio, le persone in Ucraina stanno morendo. C'era bisogno di sanzioni preventive prima della guerra, ora non c'è zona grigia: se sostiene la pace sostieni l'Ucrana, se sostieni la guerra cerchi un accordo con la Russia. Rischia di essere troppo tardi per discutere. Si tratta di un gioco politico. Oggi l'intero mondo deve porre la leaderhship russa nel suo paese, nel suo territorio, che è dove devono stare".

Guerra Russia Ucraina, Biden: "Zelensky non ci volle ascoltare sull'invasione russa" 

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky "non volle ascoltare" gli avvertimenti americani prima dell'invasione russa dell'Ucraina. "Lo so che molti pensavano stessi esagerando", ha detto Biden, "ma sapevo che avevamo le informazioni a sostegno (dell'analisi)". Quindi il presidente Usa ha aggiunto: "Il presidente russo Vladimir Putin avrebbe superato la frontiera. Non c'eran alcun dubbio, e Zelensky non volle ascoltare, così come molte altre persone. Ne capisco il motivo, ma alla fine Putin lo ha fatto". 

Guerra Russia Ucraina, la denuncia del sindaco di Mariupol 

Ucraina: sindaco Mariupol, russi hanno demolito 1300 edifici con corpi dentroUcraina: sindaco Mariupol, russi hanno demolito 1300 edifici con corpi dentro Kiev (Ucraina), 11 giu. (LaPresse) - A Mariupol i russi hanno demolito 1.300 edifici senza rimuovere i cadaveri dei residenti sepolti sotto le macerie. E' quanto sostiene il sindaco della città Vadym Boichenko.

Si tratterebbe di centinaia di corpi. "Il numero reale sotto le macerie delle case distrutte è spaventoso", ha spiegato. Da quasi 50 a 100 persone sono state uccise sotto quasi tutte le case distrutte e 1.300 grattacieli sono stati distrutti a Mariupol", ha aggiunto Boychenko, che si trova attualmente nei territori controllati dalle forze di Kiev. 

Il presidente ucraino Volodymir Zelensky ha definito "molto feroci" i combattimenti nel Donbas con l'esercito russo che accusa di voler distruggere tutte le citta' della regione orientale Ucraina. "I combattimenti molto feroci continuano nel Donbas.

Ripeto questi nomi ogni giorno: Severodonetsk, Lysychansk, Bajmut, Sloviansk, molti, molti altri", ha detto Zelenzky nel suo consueto punto serale sulla giornata di guerra. Il leader ha parlato della "rovina di citta' un tempo felici" e dei "crateri lasciati dalle esplosioni: questo e' tutto cio' che la Russia puo' dare ai suoi vicini, all'Europa e al mondo". Ha aggiunto che le truppe ucraine stanno facendo tutto il possibile per fermare l'offensiva degli occupanti e ribadito la richiesta di armi pesanti e artiglieria moderna ai Paesi che supportano Kiev. 

A Mariupol si rischia una grave epidemia di colera e non solo, perché a complicare una situazione già difficile arriva una nuova denuncia: per il sindaco della città, Vadym Boychenko, a Mariupol gli edifici vengono demoliti senza portare via i cadaveri rimasti tra le macerie. 

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