Ucraina, i russi ingaggiano musicisti per sollevare il morale dei soldati
La Russia cerca musicisti e cantanti da mandare in prima linea per sollevare il morale delle truppe in Ucraina. Da sempre la musica usata sui campi di battaglia
Il ministero della Difesa russo ha annunciato la formazione della "brigata creativa di prima linea" da mandare in guerra
Nella cultura di massa film come Good Morning Vietnam hanno ben raccontato quanto sia stata importante la musica nei conflitti armati. Ascoltare James Brown o Wilson Pickett al posto delle marcette militari cambia un bel po' l’umore di chi è in prima linea, giusta o sbagliata che sia la guerra che sta combattendo. In questo senso il marketing russo è povero di tecnologie ma ricco di idee.
In queste ore il ministero della Difesa russo ha dichiarato che schiererà musicisti e cantanti in prima linea nella guerra in Ucraina per sollevare il morale delle truppe. Lo afferma anche la Tass, l'agenzia di stampa ufficiale del Paese. Questa settimana dovrebbe prendere forma una "brigata creativa di musicisti da prima linea" e includerà anche artisti circensi. Forse non si vedranno chitarre elettriche con distorsori alla Jimi Hendrix ma il governo ha lanciato una grande campagna per esortare i russi a donare strumenti musicali alle truppe, al fine di sollevarne il morale. Mosca sta addirittura ingaggiando "artisti professionisti che sono entrati volontariamente nel servizio militare".
L’obiettivo è quello di tenere “alto il morale, politico e psicologico (tra) i partecipanti all'operazione militare speciale". L'emittente russa RBC news ha riferito che la brigata di musicisti includerebbe candidati mobilitati sotto la campagna di reclutamento del presidente russo Vladimir Putin proprio per questo specifico obiettivo.
Da sempre i campi di battaglia vanno a braccetto con la musica, usata come mezzo per motivare.
“In effetti”, spiega Musica e Guerra di Catherine Bateson, uno dei pochi saggi sull’argomento, “è impossibile non ricordare le melodie militari quando si pensa alla guerra nel corso della storia”. “Tamburi, pifferi e trombe hanno scandito sfilate, mobilitazioni, tattiche di battaglia e navali, avanzate, ritirate, bivacchi e vita di accampamento”.
Una scelta in linea con la cultura e la tradizione strategica russa, caratterizzate da pochi mezzi, ma grande spolvero di creatività. E’ condivisione diffusa nella cultura nazionale, aspetto anche provato scientificamente nelle terapie mediche occidentali, che la musica e la musicoterapia siano in grado di modificare in profondità non solo l’umore e le emozioni degli ascoltatori ma lo stato fisico e mentale di chi è stato colpito da un grave trauma, da malattie comuni e anche degenerative, patologie fisiche, psicologiche e psichiatriche.
L’efficacia della musicoterapia è legata al fatto che la musica è così poliedrica che nel nostro cervello non esiste una singola area responsabile della sua percezione. Per questo il governo russo ha deciso di usare anche questo mezzo di propaganda per influenzare i suoi soldati.
Non a caso l’iridologia, disciplina che usa l’osservazione dell’occhio come strumento diagnostico è diventa una disciplina scientifica a tutto tondo durante la Guerra fredda proprio grazie ai russi dell’ Unione Sovietica. Anche in quel caso: pochi mezzi ma tanta creatività. Mentre gli USA riuscivano a creare tecnologie sempre più potenti, gli scienziati sovietici accumulavano dati su milioni di persone sottoposte al regime. Così, protetti dal segreto militare, dimostravano come esistesse una precisa correlazione tra organi, parti del corpo e zone ben precise dell’iride, mappando le malattie di tutta la popolazione.
Secondo l’intelligence britannica il motivo dello schieramento dei musicisti è dovuto al morale basso delle truppe e alle difficoltà motivazionali, accentuati dal “numero molto elevato di vittime, la scarsa leadership sui campi di battaglia, i problemi salariali, la mancanza di attrezzature e munizioni e la mancanza di chiarezza sugli obiettivi della guerra". Ma le notizie fornite dai britannici non sono verificabili. In questi giorni il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu avrebbe visitato le truppe in prima linea in Ucraina, ha dichiarato Mosca. In un messaggio Telegram, il ministero della Difesa ha spiegato che il ministro Shoigu avrebbe di recente sorvolato le zone di guerra. Ma anche questa notizia non è verificabile.
La guerra, tra attacchi e intensi combattimenti, si è fatta ogni giorno più dura e il blackout dell’energia elettrica ha ridotto anche la possibilità di riscaldarsi. Venerdì scorso Mosca ha lanciato 76 missili, colpendo 9 stazioni di alimentazione, facendo precipitare gran parte dell’Ucraina nell'oscurità. Kiev ha dichiarato di averne intercettati 60.