Ucraina, la guerra durerà altri 4 anni. L'annuncio choc del ministro ungherese

Fondo militare UE da 20 miliardi di euro per finanziare la guerra in Ucraina. La rivelazione del ministro degli Esteri ungherese

di Antonio Amorosi
Esteri

Guerra Ucraina, il ministro degli Esteri Ungheresi Szijjártó avverte: "Durerà altri 4 anni". La sconcertante rivelazione

La notizia del 29 luglio che tutti hanno fatto finta di non vedere. Il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó ha affermato, c'è un video dove lo afferma, che i Paesi membri dell’Unione europea prevedono di finanziare la guerra in Ucraina per almeno altri 4 anni, con uno stanziamento di circa 5 miliardi di euro l’anno.

Tutto pensano che la guerra in Ucraina stia volgendo all’epilogo ma in realtà tutto sembra procedere in direzione opposta: durerà almeno altri 4 anni, ci sarebbe stata una riunione in questo senso. Szijjártó ha anche insistito dicendo che gli ungheresi vogliono una fine immediata del conflitto e un ritorno della pace in Europa, aggiungendo su Twitter: Quante persone moriranno in quattro anni? Quanti ungheresi moriranno in quattro anni? E quante altre devastazioni si creeranno in quattro anni che poi qualcuno dovrà riparare?”.

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Le dichiarazioni ungheresi hanno prodotto le reazioni del ministro degli Esteri slovacco Miroslav Wlachovský che ha twittato: “Caro Péter, per favore non dire cosa pensano gli altri prima di chiedere loro. L'UE è composta da 27 paesi. Non ricordo alcun dibattito quando abbiamo detto che la guerra continuerà per 4 anni. La guerra può finire domani. L'UE non è un problema, la Russia è un problema. Russi, tornate a casa! Sia la pace! 1956".

Non c’è bisogno di spiegare che il riferimento di Wlachovsky al 1956 è all’anno della rivolta antisovietica in Ungheria repressa dai russi e che spaccò il movimento comunista mondiale.

Ma qualcosa non quadra sui finanziamenti UE. E’ notizia della Reuters di qualche giorno fa che i governi dell'UE stessero valutando il piano Borrell insieme a un proposta dalla Commissione europea di “fornire aiuti economici all'Ucraina per 50 miliardi di euro nello stesso periodo di quattro anni”. Una proposta non semplice che non ha accolto gli entusiasmi di tutti i Paesi.

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In soccorso del ministro degli Esteri magiaro è intervenuto su Facebook Tamás Menczer, Segretario di Stato ungherese del ministero degli Affari esteri e del commercio: "Il ministro Wlachovsky o ha una cattiva memoria a breve termine, e questo è un presupposto benigno, o sta mentendo".

Menczer: "Se non ci sarà la guerra nei prossimi quattro anni, perché dovrebbero esserci finanziamenti per le forniture di armi?"

Il politico ha proprio rammentato che i ministri degli Esteri dell'UE nella loro ultima riunione hanno discusso una proposta di spendere 5 miliardi di euro all'anno per i prossimi quattro anni per finanziare spedizioni di armi in Ucraina.

Menczer: "Il ministro degli Esteri slovacco non si è opposto alla proposta", ha detto il segretario di Stato.

Infatti sembra che i membri dell’Unione Europea non abbiano alcuna autonomia nelle scelte strategiche relative alla guerra, con conseguenti effetti sul costo dell’energia, le dinamiche commerciali mondiali e l’inflazione.

Di sicuro rilievo sarà il nome del nuovo presidente degli Stati Uniti. Le prossime presidenziali, a novembre 2024, potrebbero aprire scenari differenti anche in Europa se dovesse vincere un presidente ostile alla continuazione del conflitto.

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