Ucraina, Mosca: campagna anti-russa da media italiani. Di Maio: mistificazioni

Nuovo scontro tra Mosca e Roma. Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio: da Mosca mistificazioni, i media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia

Esteri
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Guerra Russia Ucraina, Mosca: aperta campagna anti-russa dai media italiani 

La Russia denuncia "violazioni dei diritti dei cittadini russi" che vivono in Italia e "un'aperta campagna anti-russa da parte dei media italiani". Lo scrive l'ambasciata russa a Roma sul suo profilo Facebook pubblicando stralci di un rapporto del Ministero degli Affari Esteri di Mosca "sulle violazioni dei diritti dei cittadini russi e dei connazionali all'estero" nel quale si osserva, tra le altre cose, "la crescita di sentimenti russofobi nella società italiana".

"Il lancio da parte della Federazione Russa di un'operazione militare speciale per denazificare e smilitarizzare l'Ucraina e proteggere la popolazione civile del Donbass - si legge sul post dell'ambasciata russa che richiama il rapporto del ministero degli Esteri di Mosca - ha avuto un impatto piuttosto forte sulla situazione dei cittadini russi e dei connazionali che vivono in Italia. Il rifiuto e persino l'aggressione nei confronti dei rappresentanti della Russia e della diaspora di lingua russa provengono principalmente dai membri della vasta comunita' ucraina. In particolare, il 2 marzo 2022 e' stata imbrattata con slogan antirussi la recinzione dell'edificio del Consolato Generale della Federazione Russa a Genova. L'11 aprile 2022 un cittadino ucraino ha versato vernice rossa sulla porta d'ingresso dell'ambasciata russa a Roma". 

Le missioni diplomatiche russe in Italia - prosegue il post - ricevono regolarmente segnalazioni dai loro connazionali sulle minacce che ricevono. L'incidente che ha coinvolto una studentessa russa di 19 anni dell'Universita' di Bologna che si e' recata dal medico per ottenere un certificato di disabilita' uditiva ha suscitato il maggior clamore nell'opinione pubblica russa. L'operatore sanitario non solo ha rinviato la ragazza per un esame approfondito (nonostante negli anni precedenti cio' non sia stato richiesto), ma si e' anche rifiutato di togliersi la mascherina medica per dare alla paziente la possibilità di leggere le labbra. Poi il medico italiano ha cacciato la ragazza dall'ufficio, sostenendo che 'non gli piaceva' il presidente della Russia".

"La grande campagna lanciata in Italia contro la cultura russa e i suoi rappresentanti ha portato ad una serie di sgradevoli incidenti - riferisce ancora l'ambasciata russa -. Cosi', il 28 febbraio 2022, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che dirige il teatro La Scala, ha chiesto al direttore d'orchestra di fama mondiale Valery Gergiev di condannare pubblicamente le azioni della Russia in Ucraina sotto la minaccia di porre fine alla cooperazione e, in particolare, di rimozione dalla partecipazione all'esecuzione dell'opera di Tchaikovsky 'La dama di picche'. Non avendo ricevuto risposta all'ultimatum avanzato, le autorita' milanesi hanno riferito che il Teatro alla Scala 'rifiuta la collaborazione con il direttore d'orchestra russo'. Il 9 aprile 2022 il Teatro Comunale di Lonigo di Vicenza, su richiesta del ministero della Cultura ucraino, ha annullato il balletto 'Il lago dei cigni', che avrebbe dovuto essere eseguito da un gruppo di danza ucraino. Il motivo era anche la nazionalita' di Piotr Tchaikovsky. Lo stesso giorno, Il lago dei cigni e' stato cancellato al Teatro Bellini di Napoli".

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"E' anche noto - prosegue l'ambasciata - il rifiuto di servire cittadini russi, compresi i dipendenti delle rappresentanze diplomatiche da parte di singole banche italiane. Ci sono stati casi in cui i clienti russi sono stati informati dell'intenzione da parte delle banche di chiudere i loro conti e gli e' stato chiesto di ritirare il saldo in contanti in una delle filiali. Rifiuti vengono registrati anche nell'apertura di conti o nell'emissione di carte di debito su presentazione di documenti comprovanti la cittadinanza russa. I dipendenti della banca non confermano tali decisioni per iscritto, facendo riferimento a istruzioni interne in relazione ai cittadini di Russia e Bielorussia. In particolare, nelle banche UniCredit, BancoPosta, BNL, IntesaSanpaolo, sono stati registrati rifiuti di lavorare con cittadini russi. In alcuni casi, i problemi con i servizi bancari sono stati risolti con l'aiuto di avvocati locali".

"I dipendenti della Missione permanente russa presso la FAO e di altre organizzazioni internazionali a Roma hanno dovuto quindi affrontare il rifiuto dell'operatore mobile Vodafone di collegare un nuovo numero a un contratto di servizio gia' esistente o di stipulare un nuovo contratto di servizio individuale. A giustificazione del proprio operato, i dipendenti Vodafone hanno sottolineato il fatto che la carta d'identita' diplomatica rilasciata dal Ministero degli Affari Esteri italiano non e' un permesso di soggiorno e non conferma la presenza di una registrazione permanente nel Paese".

"I connazionali - viene poi denunciato - sono preoccupati per il limitato accesso ai media russi in Italia e, di conseguenza, per la mancanza di informazioni obiettive sulla politica e sulle azioni della Russia nel quadro dell'operazione militare speciale, che e' particolarmente significativa nel contesto della pressione propagandistica dell'Occidente, e per l'aperta campagna anti-russa dei media italiani. La trasmissione di informazioni sugli eventi che si svolgono nel mondo viene effettuata esclusivamente sulla base di fonti occidentali o ucraine. Questo approccio parziale ha un'influenza chiave sull'atteggiamento degli italiani nei confronti dei cittadini russi che vivono in Italia, cosi' come degli immigrati di lingua russa dall'ex Unione Sovietica". "Le decisioni delle organizzazioni regionali italiane di interrompere o sospendere la cooperazione con le associazioni partner russe, cosi' come le minacce in arrivo contro le stesse associazioni russe e i loro singoli membri, testimoniano anche la crescita dei sentimenti russofobi nella societa' italiana", conclude il post dell'ambasciata russa.

Guerra Russia Ucraina, Di Maio risponde all'ambasciatore: nessuna campagna anti-russa in Italia

In Italia nessuno sta portando avanti campagne anti-russe e i media italiani stanno semplicemente raccontando la realta' del conflitto in Ucraina. E' quanto afferma in una nota il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in risposta alle accuse dell'ambasciata di Mosca in Italia che, in un comunicato su Facebook, ha parlato di "un'aperta campagna anti-russa nei media italiani". "I media italiani svolgono il proprio lavoro in maniera egregia, e dall'inizio di questa atroce e sanguinosa guerra che Putin sta portando avanti in Ucraina, hanno raccontato i fatti in modo professionale, con inviati sul campo che hanno rischiato la vita per documentare i tragici fatti", ha detto Di Maio, "tutto questo, mentre in Russia e' vietato parlare di guerra, mentre vengono censurate le immagini terrificanti di civili ucraini uccisi dalle bombe russe, mentre manifestanti russi vengono arrestati perche' si oppongono alla guerra".

"Con la Russia bisogna tenere un canale aperto di dialogo, perche' solo la Russia puo' portarci alla pace, ed e' quello che stiamo facendo. Al tempo stesso, pero', i nostri mezzi d'informazione non possono prendere lezioni di giornalismo dalla Russia, ne' tantomeno ricevere minacce", ha detto ancora il ministro degli Esteri, "in Italia nessuno sta portando avanti una campagna anti-russa, i media hanno solo raccontato le crudelta' commesse dall'esercito russo. Basta con questa mistificazione della realta' e con le provocazioni". "L'Italia rispetta il popolo russo, che nulla c'entra con le folli scelte di Putin, e continuera' sempre a rispettarlo", ha concluso Di Maio, "Putin si sieda al tavolo delle trattative e metta la parola fine a questa guerra".

 

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