Uomo contagiato da peste bubbonica: contratta da un gatto. Torna la paura

La malattia sembrava quasi debellata, ma il caso dell'Oregon preoccupa. Le spiegazioni dei medici e le parziali rassicurazioni

di Redazione Esteri
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Contagio da peste bubbonica. La malattia che nel Medioevo ha fatto milioni di morti

Nuovo allarme sanitario, un uomo in Oregon (Stati Uniti) ha contratto la peste bubbonica. La malattia, che sembrava quasi del tutto debellata, è causata dal batterio “Yersinia pestis”. Gli esseri umani di solito lo contraggono dopo essere stati morsi da un insetto (solitamente una pulce) portatore del batterio o dopo il contatto con un animale infetto. La peste è stata diagnosticata ad una persona nella contea di Deschutes, come sottolinea la Cnn. A quanto riferito dai sanitari, molto probabilmente l’infezione sarebbe stata causata dal suo gatto. "Tutti i contatti stretti sia della persona sia del suo animale domestico sono stati contattati e a loro sono stati forniti i farmaci utili per prevenire la malattia". Lo ha dichiarato il dottor Richard Fawcett, ufficiale sanitario locale.

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La persona risultata infetta - riporta Sky Tg 24 - è stata "curata nelle prime fasi della malattia", secondo la dichiarazione dei medici che l’hanno assistita, sebbene presenti “pochi rischi” per la comunità locale. Ma il caso, articola la Cnn, solleva interrogativi su come la peste, nota soprattutto per aver ucciso milioni di persone in Europa durante il Medioevo, possa ancora diffondersi ai giorni nostri. “Il motivo per cui non è stato eliminata del tutto è perché esiste un serbatoio animale. I batteri possono infettare gli animali e, poiché non possiamo curare tutti gli animali in natura, questi resistono e possono causare occasionalmente un numero limitato di casi umani”, ha spiegato il dottor Dan Barouch, direttore del Centro per la virologia e la ricerca sui vaccini presso il Beth Israel Deaconess Medical Center.