Sparatorie in Usa, milioni di famiglie terrorizzate
Un sondaggio nazionale KFF rivela dati preoccupanti e la paura che dilaga nel Paese di essere vittime
Violenza, un americano su 5 lamenta vittime in famiglia e minacce con pistole
"Un americano su 5 ha avuto in famiglia, nel corso della vita, un membro ferito o ucciso da assalti in strada, un americano su cinque è stato minacciato con una pistola e uno su sei ha personalmente assistito a una sparatoria" sono alcuni preoccupanti risultati di un sondaggio realizzato a livello nazionale da KFF, un'organizzazione no profit. Il sondaggio che ha toccato un campione di circa di 1.300 adulti è uscito in contemporanea all’ultima terrificante sparatoria di Louisville con morti e feriti. Evento che ha fatto nuovamente intervenire Joe Biden con l’ennesima dichiarazione sui morti ammazzati , sui feriti e sui sopravvissuti "che porteranno dolore e traumi per il resto della loro vita". Le notizie che quasi ogni settimana arrivano in Europa dall’altra parte dell’Atlantico relative a ferimenti, uccisioni, assalti in campus universitari, in negozi e supermercati o luoghi aperti, non danno un’idea completa di come sia realmente percepita la violenza negli Stati Uniti, dove, invece, la paura dei crimini casuali pervade più o meno intensamente la vita di milioni di persone.
Violenza, oltre il 40% degli intervistati ha comperato un'arma
Stante questa realtà non sorprendono le altre risposte che indicano come, oltre il 40% degli intervistati, ha dichiarato di aver comperato armi per proteggersi e di aver fatto corsi per apprendere a sparare con una pistola. Il 30% ha affermato inoltre di cercare di evitare locali affollati o grandi eventi come i festival. Tre su quattro che tengono una pistola in casa la tiene carica e pronta a sparare. Ashley Kirzinger, direttore della metodologia di indagine ha sottolineato come il 10% degli intervistati sia preoccupato ogni giorno di questo clima di violenza. La preoccupazione di diventare vittime sembra essere così alta tanto da abbassare le aspettative di vita dell’intero paese rispetto a paesi ricchi simili all’America. Nel conto delle vittime di armi da fuoco vengono considerate anche le ferite e i suicidi. E non è insolito vedere sui canali video, nelle pubblicità stradali i messaggi per aiutare i potenziali suicidi come il classico "If you or someone you know may be considering suicide, contact the 988 Suicide & Crisis Lifeline by dialing 9-8-8, or the Crisis Text Line by texting HOME to 741741."
Violenza, le armi sono la principale causa di morte nei giovani entro i 20 anni
Le armi, comunque sono la principale causa di morte tra i giovani entro i 20 anni e la maggior parte degli incidenti con armi da fuoco nel paese non sono sparatorie di massa, ma incidenti domestici. Sparatorie accidentali o casi in cui i minorenni e ultragiovani hanno accesso alle armi non conservate in modo sicuro. E’ impressionante sapere che una maggioranza di persone tiene le pistole cariche in casa non custodite in luoghi sicuri. Nel sondaggio si vede come oltre 8 persone su 10 abbiano cambiato qualcosa nella loro vita per proteggere se stesse o una persona cara dalla possibilità della violenza armata. Molti hanno pensato di cambiare il luogo in cui il proprio figlio va a scuola o in qualche caso lo hanno fatto. Insomma adesso l’America sembra , secondo il sondaggio, vivere nella paura. Questo stress giornaliero influisce anche sulla salute delle persone, soprattutto quella mentale. Un adulto afroamericano, sempre secondo il sondaggio, ha avuto un membro della famiglia che è stato ucciso da una pistola. Di fronte a questa percezione sul rischio di violenza e sulla poca conoscenza dei dati reali relativi ai suicidi e ai morti per pistole un ruolo importante potrebbe essere svolto ( e al momento non lo è) dai medici di famiglia che dovrebbero essere maggiormente coinvolti per aiutare. Solo i medici, perché i primi che invece potrebbero davvero aiutare a risolvere il problema sarebbero i politici, almeno la metà del Congresso americano, che sembrano non avere occhi per vedere la gravità del problema e continuano a lasciare inalterata la legge sulla vendita di armi.