Weber mastica amaro: bocciata la sua idea di essere il dopo-Ursula

Il leader del Ppe vorrebbe anche diventare cancelliere in Germania, ma le sue ambizioni saranno frustrate

di Redazione Esteri
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Antonio Tajani e Manfred Weber
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Weber mastica amaro: bocciata la sua idea di essere il dopo-Ursula

Le aspirazioni deluse, è noto, possono generare risentimento, soprattutto in chi ha una elevata stima di sé. È il caso di Manfred Weber, capo del Partito Popolare Europeo e, dal 2004, stabilmente seduto con la sua figura imponente su uno scranno del Parlamento Europeo per conto della CSU. Questa notizia è riportata da Dagospia. Il politico tedesco immaginava per sé una carriera brillante tra i corridoi decisionali di Bruxelles, aspirando a diventare Presidente della Commissione Europea dal 2019, prendendo il testimone da Jean-Claude Juncker. Tuttavia, la sua strada verso il coronamento del suo sogno fu interrotta da Angela Merkel, all'epoca cancelliera tedesca, che preferì Ursula von Der Leyen.

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Da quel momento, l'antipatia di Weber nei confronti di Ursula è cresciuta, culminando oggi, quando è di nuovo in gioco la poltrona di Presidente della Commissione dell'Unione Europea. Tuttavia, anche questa volta, Weber sembrerà essere destinato alla delusione: l'80% del Partito Popolare Europeo spingerà per la conferma di Ursula, mentre il restante 20% contempla la candidatura di Roberta Metsola, maltese e amica di Tajani. Un'idea utopica, considerando difficile immaginare un rappresentante di uno stato di dimensioni ridotte a capo dell'organo esecutivo dell'Unione, specialmente uno che negli ultimi anni è stato protagonista dell'omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia e ha dato i natali al Prof. Joseph Mifsud, coinvolto in intrighi e scomparse misteriose.

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Weber dovrà accettare la realtà, poiché il suo desiderio di cercare una maggioranza alternativa a Bruxelles (coinvolgendo i Conservatori di Giorgia Meloni) ha indispettito i socialisti, che hanno sempre governato in Europa, in tandem con i popolari. L'altro ieri, Iratxe Garcia Perez, capogruppo di S&D, ha abbattuto le ambizioni del povero Manfred dichiarando: "Ha aperto la porta all'estrema destra, il PPE ha rotto il cordone sanitario. Noi rimaniamo ancorati alla nostra convinzione di volere trovare convergenze solo con le forze pro-Europa". Weber, nonostante tutte le battute d'arresto subite nel corso degli anni, nutre il sogno di un significativo "premio di consolazione": diventare cancelliere.

Un'idea eccessivamente ambiziosa, ma che nella sua mente potrebbe realizzarsi in un'ottica di un generale rimpasto di governo in Germania, qualora la ministra degli esteri Baerbock assumesse, come desidera, il ruolo di Josep Borrell come capo della diplomazia europea. Un'inversione di marcia che richiederebbe, tuttavia, una ritirata di Scholz e un significativo ampliamento della maggioranza al Bundestag (cosa difficile da realizzare). "È Weber che ha aperto la porta all'estrema destra ed è il PPE che ha rotto il cordone sanitario. Per quanto riguarda le alleanze, noi rimaniamo ancorati alla nostra convinzione di volere trovare convergenze solo con le forze pro-Europa", ha dichiarato la capogruppo dei Socialisti Ue, Iratxe Garcia Perez, durante una conferenza stampa a Bruxelles, rispondendo a una domanda sulle possibili convergenze a destra nella prossima legislatura europea.