Forza Italia: "Tutto il Centrodestra, Lega compresa, era d'accordo sulla priorità al taglio dell'Irpef"

"Cifra significativa per moltissimi italiani, non mancetta"

Di Alberto Maggi
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Fisco, Forza Italia e Lega. La sfida continua. Intervista


"Noi rispettiamo le idee di tutti e le priorità di tutti, ma ricordo che la rottamazione e il taglio dell'Irpef sono due cose diverse". Raffaele Nevi, portavoce nazionale di Forza Italia e vice-capogruppo vicario alla Camera, intervistato da Affaritaliani.it, torna sul botta e risposta sul Fisco tra il partito guidato da Antonio Tajani e la Lega di Matteo Salvini. "La rottamazione punta a chiudere contenziosi con l'Erario per il passato e lo Stato incassa soldi che altrimenti non incasserebbe e quindi è giusto farla. Ma noi in questo momento siamo in campo, e lo siamo da sempre, per diminuire le tasse a chi le tasse le paga davvero e ogni mese".

"Abbiamo aiutato i redditi bassi e poi con l'approvazione della Legge di Bilancio a fine 2024 nella maggioranza eravamo tutti d'accordo, Lega compresa, che appena possibile avremmo fatto un intervento a favore del cosiddetto ceto medio, ovvero la parte dell'Italia che sostiene i consumi e fa girare l'economia. Ridurre dal 35 al 33% l'aliquota Irpef, fino a 60.000 euro di reddito, mette soldi in tasca a moltissimi italiani. Come dimostrano i numeri di Maurizio Casasco, frutto del lavoro del dipartimento economia di Forza Italia, per chi guadagna poco meno di 2.000 euro al mese vuol dire 1.440 euro in più netti all'anno. Soldi che non cambiano la vita ma che non sono certo una mancetta, anzi sono una cifra significativa. Ma soprattutto si tratta di una promessa che abbiamo fatto ai nostri elettori di tutto il Centrodestra, condivisa da tutti, va fatto nel più breve tempo possibile. E' la priorità in questo momento come ha detto il vicepremier Antonio Tajani", sottolinea l'esponente azzurro.

Nevi ricorda: "Si tratta di una misura strutturale, non come la rottamazione che è 'one shot', e che quindi è completamente diversa, dà fiducia ai cittadini e crea un meccanismo virtuoso. Se non si aiuta il ceto medio adesso si rischiano condizioni di difficoltà, paure e un circolo vizioso che può portare a una contrazione di consumi e della crescita economica. Il taglio dell'Irpef al 33% fino a 60mila euro va fatto ora. Se poi ci saranno le risorse si farà anche la rottamazione quinquies, sulla quale Forza Italia è d'accordo e infatti abbiamo riaperto i termini della precedente rottamazione nel Decreto Milleproroghe. Ma ora giù le tasse al ceto medio", conclude Nevi.

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