Economia

Btp Più, via al collocamento del nuovo Titolo di Stato: ecco perchè è diverso e a chi conviene

Tramite il meccanismo di step-up si assicura un tasso minimo del 2,80% per i primi quattro anni. Secondo Bankitalia, alla fine del 2024 il 13,7% del debito pubblico era in mano a investitori privati, quasi il doppio rispetto al 2019

di redazione economia

Accelera la domanda per il BTp Piu', ordini gia' oltre quota 5 miliardi

Nel primo giorno del collocamento del nuovo Btp Più le richieste superano già i 5 miliardi di euro (5.120.272.000), con 144.019 contratti. E' quanto rilevano i dati di Borsa italiana. Il collocamento terminerà venerdì 21 febbraio (alle ore 13), salvo chiusura anticipata.

Caratteristiche del Btp Più

Il Btp Più è pensato esclusivamente per i risparmiatori privati e offre una remunerazione crescente nel tempo, garantendo una cedola trimestrale. Tramite il meccanismo di step-up si assicura un tasso minimo del 2,80% per i primi quattro anni e del 3,60% per i restanti quattro anni. Questi tassi potranno essere poi confermati o aumentati al termine del collocamento.

Opzione di rimborso anticipato

La principale novità del Btp Più è la possibilità di rimborso anticipato alla pari dopo quattro anni. A differenza di altri titoli di Stato dedicati alle famiglie, come il Btp Valore, non prevede un bonus fedeltà, ma offre agli investitori la libertà di ritirare il capitale investito senza penalizzazioni, previa comunicazione alla propria banca o ufficio postale durante la finestra temporale stabilita. L’opzione è esercitabile su tutto il capitale investito o solo su una parte, purché in multipli di 1.000 euro.

Frequenza delle cedole e meccanismo step-up

Le cedole del Btp Più vengono corrisposte con una frequenza trimestrale, invece della classica semestrale, con flussi di cassa più frequenti agli investitori. Il tasso di interesse cresce nel tempo, seguendo lo schema dello step-up:

  • Primi 4 anni: rendimento minimo garantito del 2,80% annuo

  • Successivi 4 anni: rendimento minimo garantito del 3,60% annuo

Tassazione e condizioni di acquisto

Il Btp Più gode della tassazione agevolata del 12,5% sui redditi da capitale, tipica dei titoli di Stato italiani, ed è esente dall’imposta di successione.

  • Lotto minimo acquistabile: 1.000 euro

  • Multipli di sottoscrizione: 1.000 euro

  • Nessun limite massimo di investimento

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Come acquistare il Btp Più

Gli investitori potranno sottoscrivere il Btp Più attraverso il proprio home banking abilitato al trading online oppure recandosi in banca o presso gli uffici postali.

  • Periodo di collocamento: dal 17 al 21 febbraio (salvo chiusura anticipata per eccesso di domanda)

  • Definizione dei tassi cedolari finali: al termine del collocamento, il Tesoro comunicherà i tassi definitivi, che potranno essere confermati o aumentati rispetto ai minimi annunciati.

Raddoppiata la quota di debito pubblico detenuta dai privati

Il collocamento del Btp Più è l’ultimo di una serie di 27 emissioni di titoli di Stato riservati agli investitori retail dal 2012 a oggi, una strategia che ha portato a un forte aumento della quota di debito pubblico detenuta da famiglie e piccole imprese non finanziarie. Secondo i dati della Banca d’Italia, alla fine del 2024 il 13,7% del debito pubblico era in mano a investitori privati, quasi il doppio rispetto al 2019. Questo incremento è stato trainato da diverse dinamiche: da un lato, l’abbassamento dei tassi d’interesse fino al 2022 ha reso meno attraenti i titoli di Stato per le grandi istituzioni finanziarie, favorendo una maggiore partecipazione dei piccoli risparmiatori.

Dall’altro, l’inflazione e l’incertezza economica hanno spinto molti cittadini a cercare strumenti sicuri e con rendimenti legati all’andamento dei prezzi, come i Btp Italia, Btp Futura e Btp Valore, il cui peso sul debito totale è passato dal 3,9% del 2019 al 6% nel 2024. Inoltre, il governo ha incentivato la sottoscrizione dei titoli retail con condizioni più vantaggiose rispetto a quelle offerte ai grandi investitori istituzionali, come premi fedeltà e rendimenti crescenti nel tempo. L’aumento della quota detenuta dai privati riflette quindi non solo un cambiamento nella composizione della domanda, ma anche una precisa strategia dello Stato per fidelizzare il risparmio domestico e ridurre la dipendenza dagli investitori esteri.

Al 31 gennaio 2025, i titoli di Stato riservati ai retail valgono circa 150 miliardi di euro su un totale di 2.505 miliardi, con un incremento del 25% rispetto al 2019, segno di una tendenza ormai consolidata che il nuovo Btp Più mira a rafforzare ulteriormente.