Addio al codice a barre, dopo 50 anni si fa la spesa con il QR Code

L'iniziativa promossa da diversi grandi marchi di prodotti a largo consumo prevede il cambio definitivo di tecnologia nel 2027

di Redazione Food
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Ragazze fanno la spesa
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Addio al codice a barre, si passa al QR Code. Il nuovo codice permette di accedere a più informazioni sui prodotti, dalla scadenza e allergeni fino a come riciclarlo in modo corretto

Sono passati cinquant'anni da quando il codice a barre è diventato di uso comune per fare la spesa. Nel 2027 questa tecnologia verrà però sostituita in tutto il mondo dal QR Code. L'iniziativa "Sunrise 2027" è stata promossa da 22 aziende di prima fascia nel settore della grande distribuzione come Barilla, Nestlé, Alibaba e Carrefour.

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Il QR Code standard GS1 rispetto al codice a barre permette di contenere una quantità superiore di informazioni sul prodotto. Scansionandolo con la fotocamera dello smartphone si potranno visualizzare istruzioni per l'uso e il riciclo, indicazioni sulla sicurezza, informazioni nutrizionali, certificazioni e e molto altro ancora. I clienti potranno anche sapere la provenienza del prodotto, componenti e la sua impronta di carbonio, ovvero quanta CO2 viene immessa nell'aria per realizzarlo. Non mancheranno indicazioni su allergeni e data di scadenza. 

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“Questi codici - afferma Francesco Del Porto, global chief customer officer & president region Italy di Barilla Group - offrono diversi vantaggi che possono migliorare significativamente la tracciabilità, la sicurezza alimentare, la protezione dei consumatori, l’efficienza e la trasparenza della supply chain, la conformità normativa e le relazioni con le autorità, la comunicazione con i consumatori e la consapevolezza delle loro scelte di acquisto”.