Al bar si paga in base alla gradazione: nuove accise sugli alcolici

Un vino fermo fino a 14,5 gradi in Gran Bretagna potrà costare fino al 20% in più

di Redazione Food
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Il Regno Unito ha introdotto nuove accise sugli alcolici in base alla gradazione. Ad essere colpita è in particolare l'industri vinicola

Sarà un settembre molto complicato per i cittadini inglesi a causa del calo delle esportazioni di diversi generi alimentari. Si sa che i cittadini del Regno Unito amano passare il tempo al pub ma a causa delle nuova riforma delle accise sull'alcol dovranno stare ancora più attenti a ciò che ordinando al cameriere.

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Come rileva il Gamberorosso.it, dal primo di agosto è stato introdotto un nuovo criterio di calcolo delle tasse sugli alcolici non più in base ai volumi ma sulla gradazione. Con questo sistema il vino fermo costa di più di uno spumante. Ad esempio, un vino fermo da 11,5 a 14,5 gradi sarà sottoposto a un'accisa che passa da 2,97 a 3,56 sterline al litro (circa il 20% in più) e potrebbe anche salire. Oltre i 14,5 gradi aumenta fino a 4,27 sterline. Per gli spumanti invece l'accisa scende da 3,81 a 3,56 sterline (in calo del 6,56%). Al momento è previsto un periodo transitorio di 18 mesi che assimila i vini da 11,5 a 14,5 gradi come se fossero tutti prodotti da 12,5 gradi ma poi ad ogni grado verrà applicata una diversa tassazione.

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"Si tratta di una misura per dissuadere i consumi di superalcolici, in linea con gli obiettivi salutistici di Oms - commenta l'Unione Italiana Vini - Il problema è che coinvolge anche il vino (che superalcolico non è) e – guarda caso – risparmia le bevande ‘di casa’, quali birra, sidro e quelle a basso contenuto alcolico".

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Miles Beale, amministratore delegato della Wine and Spirit Trade Association, afferma che "gli aumenti finiranno per gravare sui consumatori di vino" ma anche che "la revisione delle accise non è necessariamente una cosa fatta. Almeno non ancora". L'associazione infatti valuterà l'impatto delle nuove accise e trasmetterà i dati al Governo.

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