Amalfi vuole bandire i limoni farciti: "Stop all'asporto, sporcano la città"

La moda che ora impazza grazie ai social network potrebbe avere vita breve

di Redazione Food
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Amalfi studia un'ordinanza per vietare l'asporto dei limoni farciti con gelato o sorbetto. La maggior parte degli agrumi una volta consumati finisce per sporcare vie e scale

Tra le nuove mode che impazza ad Amalfi c'è quella del limone farcito. Complici come sempre i social network, migliaia di turisti si accalcano in bar e gelaterie per acquistare l'agrume autoctono, dalla particolare forma ellittica, ripieno di sorbetto o gelato per poi fotografarlo con lo sfondo del Duomo. Non si tratta nemmeno di una moda particolarmente economica, dato che il prezzo va da 7 a 12 euro. Il problema è che Instagrammer e TikToker non sono molto attenti al decoro urbano e per il sindaco di Amalfi, Daniele MIlano, è arrivato il momento di correre ai ripari.

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Come riporta Gambero Rosso, il primo cittadino ha avviato un procedimento amministrativo che, previa consultazione aperta con gli stakeholder, potrebbe portare entro 10 giorni ad un'ordinanza che vieti l'asporto del limone farcito. Tutto perché, come si legge nella nota inviata agli esercenti, "l’abbandono indiscriminato dei residui del prodotto su ogni genere di superficie del territorio, quali ad esempio pavimenti stradali, scalinate, usci delle porte, finestre, causando problemi di immagine e di decoro urbano, creando una condizione igienico-sanitaria precaria per la Città di Amalfi, luogo di straordinaria bellezza e prestigio, riconosciuta dal 1997 Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco".

L'ultima relazione del comando di polizia municipale in effetti conferma che i residui dei limoni farciti finiscono spesso lungo le scale o negli angoli delle strade e, anche quando riposti nei cestini, diventano irresistibili per vespe e altri insetti.

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"La moda è nata negli ultimi anni e sembra essere sfuggita di mano con effetti assai più deleteri rispetto allo street food classico. - si lamenta Milano – Nulla contro una trovata di marketing la cui diffusione, della quale sono diretto testimone, favorisce la ricchezza del territorio. Ma se non si trovano soluzioni immediate, opteremo per disporre l’obbligo dei consumi farciti sul posto”.

I commercianti sembrano comunque essere accomodanti con la proposta del sindaco di porre un cestino ad hoc per ogni attività e un contenitore ecocompatibile per ogni limone farcito. "Che il paese soffra per il fenomeno non ci fa piacere. – dichiara Maria Nolli della Gelateria del Corso a Gambero Rosso  – Vogliamo trovare una soluzione, scongiurando il rischio di dover rinunciare a un prodotto che nasceva proprio per valorizzare la buccia dei nostri limoni, che altrimenti finirebbe subito al macero e che è piena di oli essenziali: un modo, insomma, per promuovere una delle eccellenze della Costa d’Amalfi. Noi acquistiamo i limoni sfusati dai piccoli contadini, ogni gelato è una storia. Potrebbe bastare allora servire i gusci in un contenitore compostabile e magari puntellare il centro di cestini ad hoc, chiedendo espressamente ai turisti di aiutare a tenere pulita la città".