Food
Piatti a base di pesce e vini leggeri: come cambia la cucina in montagna
Manca la neve e i ristoratori cambiano il menù per attirare clienti tutto l'anno
I ristoratori di montagna confermano che i clienti preferiscono piatti più leggeri, anche a base di pesce, e bollicine invece di un vino rosso
Dato che la stagione sciistica è sempre più rischio in quanto nevica sempre meno, i ristoratori di montagna si sono visti costretti a cambiare la propria offerta per attirare non solo i "turisti della neve" ma anche persone fuori stagione. E' il caso di Raffaele Trilli del Chichibio a Roccaraso, in provincia de L'Aquila, che a Gambero Rosso ha raccontato di avere creato un menù legato al territorio ma senza fissarsi sullo stereotipo della cucina di montagna. Al posto della polenta maritata abruzzese, ad esempio, ci sono i tortelli ai funghi con ragù di faraona.
Leggi anche: Il dolce ora si fa (anche) con il caviale: la nuova moda dell'alta cucina
Gli stessi clienti hanno cambiato i propri gusti e preferiscono piatti più leggeri. "Avendo un'offerta diversificata, ho notato che rispetto agli anni scorsi le persone ordinano meno piatti tipici a favore di piatti a base di pesce" (il mare si trova a circa 300 km di distanza), riferisce Trilli. Lo stesso approccio vale anche in parte nella scelta del vino.
Leggi anche: Matanè, cucina pop e manga, così lo street-food giapponese conquista Milano
"I clienti ci sono - afferma Caterina Cantoni, proprietaria della trattoria Vecchia Combo - certo, è facile riempire il mio piccolo ristorante, e continuano a mangiare cucina tipica di montagna, quello che forse è cambiato è che un tempo con i pizzoccheri ordinavano un rosso della Valtellina, ora preferiscono un bianco o addirittura le bollicine".