Edicola Cucina, un vecchio chiosco per i giornali diventa bottega e libreria
Edicola Cucina in centro a Perugia: "Un progetto romantico"
Edicola Cucina, un vecchio chiosco per i giornali diventa bottega e libreria
Edicola Cucina a Perugia fa rinascere un antico chiosco trasformandolo in uno spazio dedicato al cibo... da leggere e da mangiare. “Edicola Cucina è un luogo reale e irreale insieme” dice sorridendo Marco Virginia Billi, ideatore del progetto a Gambero Rosso. Reale perché è lì, la vedi, in quello slargo in prossimità del centro, dove un tempo si pesavano le merci prima di farle entrare in città, oggi nel pieno della vita perugina in una zona “che merita di essere riqualificata”.
E irreale perché? “Perché ti fermi e pare di stare da un'alta parte, a Milano, o magari a Parigi. Insomma è un posto che non pensi possa esistere. E invece c'è”, spiega a Gambero Rosso. “Un tempo con le edicole ci vivevano intere famiglie, ora se vuoi un problema prendi un'edicola”, scherza Billi – ma non è detto che nei prossimi mesi non possa crescere, “cerco di rendere credibile il mio investimento, ho pur sempre studiato economia”. Esperienze in una multinazionale del cibo e un legame fortissimo con la cucina - “era il luogo in cui mi rifugiavo da bambino” - Billi ha fatto una scelta di cuore: “Vedevo questo spazio sofferente, ora è un posto che ti dà delle emozioni. Sono quelle che cercano le persone”.
“Un progetto romantico”, lo definisce Billi. La vecchia edicola esistente dagli anni Cinquanta è stata rimessa a nuovo con tutto il suo fascino un po' retrò e riqualificata sul tema cibo con una dozzina di testate, un centinaio di libri tutti a tema food, oltre a oggettistica per la cucina e la tavola e una selezione di cibi e bevande quasi esclusivamente regionali: birre, vino in lattina, succhi di frutta e analcolici, snack, prodotti al tartufo, ragù di cinghiale, humus, spezie secche e conserve come quella di sedano nero. Non solo, secondo quanto riporta Gambero Rosso anche una pasta a marchio Edicola Cucina prodotta ovviamente in Umbria. Niente somministrazione, però: “la legge non lo consente”.