Granite, dalla siciliana alla cremolata: le migliori in Italia e nel mondo

L'iconico dolce al cucchiaio ghiacciato tipico della stagione estiva ha origini antiche. Ecco tutte le varianti più gustose secondo il Gambero Rosso

a cura di Redazione
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Granite, dalla siciliana alla cremolata: ecco le migliori in Italia e nel mondo

Sono fresche, dissetanti e poco caloriche, essendo realizzate con ghiaccio tritato e sciroppo aromatizzato: stiamo parlando delle granite, perfette per affrontare una torrida giornata in città o al mare. In Italia a dominare la scena del dolce al cucchiaio più rinfrescante dell'estate è senza dubbio la Sicilia, con la classica granita vellutata e dalla consistenza compatta, a cui segue poi la tradizionale grattachecca romana. Eppure, non molti sanno che ad influenzare la ricetta in molti Paesi è stato il Giappone, con la sua tradizione del kakigori. Ecco allora una carrellata delle granite più famose e buone al mondo, secondo una classifica di Gambero Rosso.

Granita siciliana

Al primo posto non può non esserci proprio lei, la granita siciliana. Dietro le sue origini si colloca lo sherbet arabo, una sorta di succo di frutta arricchito con acqua di rose e successivamente ghiacciato. Una pratica che iniziò a diffondersi anche in Sicilia proprio negli anni della dominazione saracena, sfruttando soprattutto la neve raccolta sull’Etna o sulle altre vette isolane. Qui, i cosiddetti nivaroli si occupavano di conservare la neve all’interno di contenitori di acciaio in grotte naturali. Una volta trasformata in ghiaccio, la neve veniva grattata via e addizionata di sale. Da lì, veniva poi addolcita aggiungendo succo di limone, miele o sciroppi fruttati.

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Shaved ice

Dall'altra parte del mondo, nel bel mezzo dell'Oceano Pacifico, c'è lo shaved ice, un insieme di ghiaccio tritato e colorato con sciroppi di vario gusto, infilato in un cono di carta a mo’ di gelato. E’ questo uno dei piatti hawaiani più famosi. A diffonderlo furono gli immigrati giapponesi, che arrivarono sull’isola americana a metà Ottocento per lavorare nei campi di ananas e zucchero.

Kakigori giapponese

E adesso passiamo all’originale variante giapponese, il kakigori, famoso perchè si prepara con ghiaccio tritato finemente, così tanto da renderlo quasi soffice, impalpabile. Queste scaglie di ghiaccio sottili e trasparenti vengono lavorate con una lama apposita fino a raggiungere una consistenza e un aspetto simili a quelli della neve. Infine si aggiungono gli sciroppi, dai tradizionali a quelli più colorati.

Halo halo

Nelle Filippine l’halo halo è uno dei dessert più celebri e apprezzati, comfort food amato da grandi e piccini e prezioso alleato contro il caldo torrido. Ingrediente caratterizzante insieme al ghiaccio tritato è il latte evaporato, ovvero un latte condensato non zuccherato, ricavato dal latte fresco privato di circa il 60% di acqua. Il nome significa “mescola, mescola” per la grande quantità di ingredienti previsti.

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Cremolata

Simile alla granita ma con un quantitavo di frutta maggiore è la cremolata, o gramolata, un composto di acqua, zucchero e circa l’80% di frutta. Caratteristica fondamentale della cremolata sono i pezzi di frutta ben visibili nel bicchiere. La frutta viene prima frullata grossolanamente e poi ghiacciata, per essere infine grattata e ridotta in piccoli cubetti e mescolata. Dalla consistenza granulosa più fine rispetto alla granita, la cremolata più celebre è quella pugliese a base di fichi, ma è piuttosto diffusa anche in Sicilia.

Snow cone

Simile allo shaved ice è lo snow cone, chiamato anche snow ball (palla di neve), un prodotto tipico del Nord America. Di nuovo qui siamo di fronte a un insieme di ghiaccio tritato e sciroppi di grutta dolce e colorata, disponibile in diversi gusti. Famoso è lo snow cone di New Orleans, miscelato con sciroppo di crema alla frutta, e quello di Baltimora, guarnito con crema di marshmallow.

Baobing

Fra i più noti dessert freddi cinesi c’è il baobing, conosciuto anche come cuò bīng, un misto di ghiaccio tritato e sciroppo estratto dalle canne da zucchero. In alternativa allo sciroppo dolce si può usare anche il latte condensato. L’importante è giocare con i topping: fagioli azuki, patate dolci, noccioline, taro.

Grattachecca

A Roma è la grattachecca a dominare la scena: un dessert tipico da passeggio dell’estate romana. Questa bevanda è composta da ghiaccio grattato da un singolo blocco di grandi dimensioni e sciroppi di frutta. Il nome deriva dal verbo grattare e dalla parola checca, con cui un tempo, prima dell’avvento dei frigoriferi, si identificava il blocco di ghiaccio usato per refrigerare gli alimenti. Una sorta di street food da bere, poi divenuto popolare in tutta la Penisola, dov’è conosciuto solitamente come ghiacciata.

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