Home restaurant, è boom: ecco come funziona e chi può farlo

La nuova forma di ristorazione che avviene all'interno delle mura casalinghe è ormai un vero e proprio business imprenditoriale

a cura di Redazione
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La nuova moda dell'home restaurant

Negli ultimi anni ci si è approcciati a forme di turismo sempre nuove, più immersive e a contatto con la socialità e il contesto in si viaggia. Tra queste figura anche il turismo enogastronomico, e in particolare l’home restaurant, che è una delle ultime mode in fatto di ristorazione. Come suggerisce il nome stesso, tradotto dall’inglese vuol dire letteralmente "ristorante in casa" e indica appunto una forma di ristorazione che avviene alll’interno delle mura casalinghe.

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Secondo quanto riporta il quotidiano online Italia a Tavola, la tendenza dell'home restaurant ha inizio grazie alle "casas particulares" cubane che in spagnolo significa "case private" - le quali sono appunto a gestione privata e si possono paragonare ai nostri bed&breakfast - e poi comincia a prendere piede intorno al 2006 con i "guerrilla restaurant" di New York, ovvero piccoli ristoranti segreti e temporanei di solito ospitati in strutture di fortuna (appartamenti, piccoli garage, scantinati). Grazie ai social l’home restaurant è poi diventato un vero e proprio trend, diffondendosi a macchia d’olio in tutto il mondo, Italia compresa.

Home restaurant, requisiti e norme

Per aprire un home restaurant non sono necessari particolari requisiti. Basta avere lo spazio in casa, saper cucinare, magari proponendo un menu culinario tipico, e avere voglia di ospitare persone sconosciute per serate basate sulla convivialità. In altre parole si tratta di far diventare la propria abitazione un piccolo ristorante. Questa tipologia di ristorazione vale sia per incentivare la socialità tra estranei sia per far assaporare ai turisti il gusto delle pietanze locali. Pur se l'attività è organizzata da dilettanti, e non da professionisti del settore, gli home restaurant sono diventati un nuovo business imprenditoriale che però sono caratterizzati, al tempo stesso, da un grande vuoto legislativo.

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In materia è intervenuto anche il ministero dello Sviluppo Economico, il quale ha espressamente stabilito che norme e regolamenti che disciplinano le attività di somministrazione al pubblico di alimenti, incluse quelle in materia di sicurezza alimentare, devono essere applicate anche agli home restaurant che, pertanto, pur con le loro particolarità, costituiscono attività economico-commerciali in senso proprio. La proposta di legge, tuttavia, è ancora in discussione. Nel 2017, infatti, la Camera dei Deputati ha licenziato nella sua versione definitiva la proposta di legge n. 2647 avente ad oggetto “l’attività di ristorazione in abitazione privata”, ad oggi non convertito in legge. Appare dunque evidente la necessità di introdurre quanto prima una nuova e definitiva regolamentazione del settore.

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