I carboidrati non fanno più paura: pane e pasta tornano nelle diete
Cresce il consumo di pane nel Regno Unito e lo stesso avviene anche in Italia
Il pane è tornato in tavola dopo anni di guerra ai carboidrati a cui ha contributo anche la crociata contro il glutine
Negli anni passati i carboidrati erano descritti come il peggior nemico per chi vuole mantenersi in forma. Pane, pasta e simili venivano esclusi dalle diete mentre diventavano popolari regimi alimentari low carb come chetogenica o paleolitica. Oggi questa tendenza sembra essersi ridotta, se non addirittura invertita. Come riporta il Gambero Rosso, in molti Paesi occidentali il pane è tornato centrale nei pasti.
Leggi anche: Paleo dieta, quella "vera" non è fondata sulla carne
Nel Regno Unito un rapporto commissionato da un importante fornitore di prodotti da forno ha previsto un aumento del mercato del pane del 15% dentro il 2026. In Italia, invece, i dati riportati da Teleborsa confermano che nel 2023 il valore del comparto in cui rientrano pane, pizza e pasticceria aveva un valore di 13,4 miliardi di euro e le previsioni per quest'anno sono estremamente positive, soprattutto per quei prodotti più salutari e digeribili.
Leggi anche: "Studi, gli mancano le basi": la nutrizionista Manzi contro Sorbillo
"Sfortunatamente, il pane ha avuto una brutta reputazione negli anni recenti, legato soprattutto all’ansia da carboidrato", ha dichiarato al Times la dottoressa Linia Patel, dietologa e portavoce della British Dietetic Association. A contribuire alla cattiva nomea del pane ha contribuito anche la crociata anti glutine, che in teoria avrebbe dovuto coinvolgere solo le persone intolleranti. "Il trend anti-glutine ha avuto successo sui social media e non ha aiutato il pane. -afferma la nutrizionista Rhiannon Lambert - Il glutine è innocuo alla popolazione generale, salvo chi ha sensibilità particolari, e tagliare il pane dalla propria alimentazione senza una diagnosi significa eliminare una risorsa preziosa di fibre e nutrienti dalla dieta".