Peste suina, 57mila animali abbattuti in 10 giorni: ora è davvero emergenza
Sono state prolungate di un mese le misure straordinarie per gli allevamenti in zona rossa
Peste suina, quasi raddoppiato il numero di animali abbattuti. L'emergenza nasce da un intervento tardivo nel limitare il contagio
I numeri della peste suina in Italia cominciano a diventare allarmanti, tanto da aver attirato l'attenzione del Financial Times. Si parla di 117.879 animali abbattuti, di cui 57mila solo negli ultimi dieci giorni, e quasi 50 focolai epidemici. Sale anche in modo preoccupante il numero di maiali che arrivano già morti al macello perché deceduti durante il trasporto.
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L'intervento dei commissari straordinari e di Coldiretti è stato inefficace e tardivo. Molti allevatori, riporta ilfattoalimentare.it, non hanno provveduto a mettere in atto le opportune misure di sicurezza per limitare il contagio e troppo tardi ci si è accorti che il vero problema non sono i cinghiali. La campagna informativa sulla peste suina per i turisti sarebbe stata altrettanto fallimentare. Cacciatori, cercatori di funghi e amanti dei boschi hanno infatti l'obbligo di seguire alcune misure di sicurezza come lavare scarpe e ruote dei propri automezzi per evitare di spargere il virus.
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La peste suina non ha effetto sull'uomo ma può causare un enorme danno economico, considerando che in Italia ci sono 8,7 milioni di maiali domestici e 50mila persone impiegate nel settore. Le vendite di insaccati portano ricavi per 8,2 miliardi di euro l'anno ma con il blocco alle importazioni da parte di diversi Paesi Ue le cifre sono destinate a scendere.
Il Commissario sulla peste suina Giovanni Fillippini nelle ultime ore ha prolungato di un mese le misure restrittive straordinarie per gli allevamenti in zona rossa. Quest'ultima oggi comprende quattro Regioni (Liguria, Emilia-Romagna, Lombardia e Piemonte).