Spumanti e Prosecco, si ferma il mercato italiano dopo dieci anni di crescita

I dati dell'Osservatorio Uiv: "L'inflazione ha premiato i surrogati low cost"

a cura di Redazione
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Spumanti e Prosecco, si ferma il mercato italiano dopo dieci anni di crescita

Frena, per la prima volta dopo dieci anni di crescita estera ininterrotta, il mercato delle bollicine italiane. In particolare si ferma il comparto degli spumanti e del Prosecco, con un’inversione di tendenza sia in Italia che all'estero. Lo scrive il Gambero Rosso riportando i dati dell’Osservatorio Uiv sulle esportazioni di vino in questa prima parte del 2023.

Nel primo quadrimestre, le performance del vino italiano nel mondo segnano un calo tendenziale dello 0,7% nei volumi e un +2% nei valori (export attestato a 2,36 miliardi di euro). Inoltre, l’Osservatorio rileva una tendenza al ribasso dei prodotti commercializzati, sia sul mercato estero che su quello italiano. Tra gli scaffali della grande distribuzione italiana, la tipologia sparkling è passata da un robusto +4% a volume del primo trimestre a un -0,8% del semestre, tenuta a galla dalla crescita degli Charmat low cost.

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Emblematico è il caso del Prosecco, che perde terreno un po’ dappertutto, anche oltre la media degli sparkling: -20,2% nel Regno Unito, -12,1% in Belgio, -9% in Svizzera, -8,6% in Germania, -4,5% negli Stati Uniti. Per lo spumante del Nord-Est più venduto al mondo, che ha alzato i propri listini in coerenza con la crescita dei costi delle materie prime, il semestre si chiude con un -5,8% in termini volumici, in particolare per effetto del brusco stop della Docg.

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