Sugar tax confermata dalla Corte costituzionale: compenserà danni alla salute

L'imposta dopo una serie di rinvii dovrebbe entrare in vigore il prossimo luglio

di Redazione Food
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La Corte costituzionale rigetta l'istanza del Tar del Lazio e conferma la legittimità della Sugar Tax sulle bevande dolcificate

La Corte costituzionale ha confermato che la Sugar tax non viola la Costituzione e anzi compenserà le spese sanitarie che lo Stato potrebbe sostenere a causa dei potenziali danni alla salute dei cittadini per l'assunzione delle bevande analcoliche dolcificate. Come riporta Gambero Rosso, la questione di legittimità della tassa era stata sollevata dalla seconda Sezione del Tar del Lazio in quanto la riteneva discriminatoria, dato che andrebbe a colpire solo alcune bevande analcoliche.

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La Sugar tax insieme alla Plastic tax è stata introdotta alla fine del 2019 con il Governo Conte 2 ma non è mai entrata in vigore. Nel corso del tempo si sono succeduti sei rinvii e la nuova data è stata fissata al primo luglio 2024. La tassa sarà applicata alle bevande analcoliche che contengono elevate quantità di edulcoranti e sarà pari a 10 euro per ettolitro per i prodotti finiti e 25 cent al Kg per quelli destinati alla diluizione.

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Ad essere tassati saranno succhi di frutta, ortaggi e lugumi non fermentati senza l'aggiunta di alcol ma con zucchero e dolcificanti, sia naturali che artificiali. Lo stesso varrà anche per l'acqua minerale e gassata con zucchero, dolcificanti o aromatizzanti aggiunti. Si stima che insieme Sugar tax e Plastic tax possano generare entrate per lo Stato di circa 650 milioni di euro.