Vino, in Francia ce n'è troppo: stanziati 200 milioni di euro per distruggerlo

L'obiettivo del governo è di acquistare le eccedenze per trasformarle in alcol, in modo da sostenere i produttori di vino in difficoltà e stabilizzare i prezzi

a cura di Redazione
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Vino, in Francia ce n'è troppo: stanziati 200 milioni di euro per distruggere quello in eccesso e trasformarlo in alcol

Il vino prodotto in Francia è troppo rispetto a quello venduto. Così il governo ha deciso di stanziare ben 200 milioni di euro per distruggere quello in eccedenza e sostenere i produttori danneggiati non solo dai problemi che sta vivendo il settore a causa del costo della vita, ma anche dal calo della domanda causato dal fatto che sempre più persone preferiscono bere birra artigianale.

Diverse regioni vinicole francesi, tra cui la rinomata zona di Bordeaux, sono in difficoltà per una serie di problemi che vanno dal cambiamento delle abitudini di consumo, alla crisi del costo della vita e alle conseguenze del Covid-19. Secondo l'associazione degli agricoltori di Bordeaux, il calo della domanda di vino ha portato a una sovrapproduzione, a un forte calo dei prezzi e a gravi difficoltà finanziarie per un produttore di vino su tre. Anche la regione sud-occidentale della Linguadoca, la più grande area vinicola del Paese, è stata duramente colpita dal calo della domanda di vino. 

La maggior parte dei 200 milioni di euro verranno utilizzati per acquistare le scorte in eccesso. Inoltre, l'alcol ricavato dalla distruzione del vino verrà venduto alle aziende per essere utilizzato in prodotti non alimentari come disinfettanti per le mani, prodotti per la pulizia o profumi. A giugno il ministero dell'Agricoltura aveva annunciato 57 milioni di euro per finanziare l'abbattimento di circa 9.500 ettari di vigneti nella regione di Bordeaux, mentre altri fondi pubblici sono disponibili per incoraggiare i viticoltori a passare ad altri prodotti, come le olive.

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Il ministro dell'Agricoltura francese, Marc Fesneau, ha spiegato che la Francia ha aumentato la cifra del fondo che l'Unione Europea aveva già destinato per affrontare questa situazione attraverso la distruzione della produzione eccedente di vino. Così, da un fondo inziale di 160 milioni di euro, il governo francese ha aumentato questa cifra a 200 milioni di euro. Convogliando i soldi nel settore, ha aggiunto Fesneau, il governo francese mira a fermare "il crollo dei prezzi, affinché i produttori di vino possano trovare altre fonti di reddito". Ha aggiunto che, però, nonostante l'aiuto finanziario che verrà stanziato, l'industria del vino deve "guardare al futuro, pensare ai cambiamenti dei consumatori e adattarsi".

Intanto, i dati della Commissione Europea per l’anno 2023 fino a giugno restituiscono un quadro opaco per quanto riguarda il consumo di vino, che è diminuito del 7% in Italia, del 10% in Spagna, del 15% in Francia, del 22% in Germania e del 34% in Portogallo. Al contrario, invece, la produzione di vino è cresciuta. La Commissione ha dichiarato che i vigneti più colpiti sono quelli producono vini rossi e rosati in alcune regioni di Francia, Spagna e Portogallo. 

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