Enel cede asset in Argentina: addio alla generazione termoelettrica
Il Gruppo Enel ha venduto a Central Puerto le proprie partecipazioni in Enel Generación Costanera e in Central Dock Sud
Enel avvia la cessione degli asset in Argentina con la vendita delle attività di generazione termoelettrica
Il Gruppo Enel ha siglato e perfezionato la vendita a Central Puerto della propria partecipazione in Enel Generación Costanera, oltre a firmare la vendita allo stesso acquirente della quota in Central Dock Sud, con perfezionamento di quest’ultima operazione previsto entro il primo trimestre del 2023. Il corrispettivo totale per la vendita delle partecipazioni di Enel nelle due società di generazione termoelettrica è pari a 102 milioni di dollari USA.
Il Gruppo Enel, tramite la controllata Enel Argentina, ha siglato e perfezionato un accordo per la vendita all’azienda energetica Central Puerto S.A. del 75,7% detenuto dal Gruppo nella società di generazione termoelettrica Enel Generación Costanera. Contestualmente, Enel ha firmato l'accordo per la cessione a Central Puerto del 41,2% detenuto nella società di generazione termoelettrica Central Dock Sud, il cui perfezionamento è previsto entro il primo trimestre del 2023, soggetto all’avveramento di determinate condizioni sospensive. Il corrispettivo totale per la cessione delle partecipazioni di Enel nelle due società ammonta a 102 milioni di dollari USA.
Costanera si trova nella città di Buenos Aires ed è la più grande centrale termoelettrica dell'Argentina, costruita con una capacità totale di 2.305 MW. Dock Sud possiede e gestisce una centrale a gas situata nel quartiere di Avellaneda a Buenos Aires, con capacità installata pari a 870 MW.
Central Puerto è la seconda maggiore società di generazione elettrica in Argentina con una capacità installata pari a quasi 5 GW, quotata a Buenos Aires e New York (NYSE).
Il Gruppo Enel è presente in Argentina tramite Enel Argentina, società controllata da Enel Américas. Nel settore della generazione, oltre alle attività attualmente in corso di cessione, il Gruppo gestisce Enel Generación El Chocón, una centrale idroelettrica da 1.328 MW. Inoltre, Enel distribuisce e vende energia a circa 2,6 milioni di clienti nell'area della Grande Buenos Aires ed è presente nei settori dell'efficienza energetica, dei servizi per la casa e della generazione distribuita con Enel X Global Retail, oltre che nel settore della mobilità elettrica con Enel X Way.
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Che cos’è l’energia termoelettrica
La definizione di energia termoelettrica può essere espressa come la produzione di energia elettrica attraverso la trasformazione dell’energia termica, un processo che inizia con l’energia chimica di un combustibile. Si tratta di un processo in più fasi:
- Combustione di una fonte energetica per convertire l’energia chimica in energia termica, ovvero bruciare un combustibile per ottenere calore;
- Utilizzo del calore per azionare una turbina, trasformando l’energia termica in energia meccanica e generare elettricità attraverso un alternatore.
L’energia termoelettrica in Italia rappresenta una quota considerevole, in quanto comprende tutta l’energia prodotta dalle centrali che utilizzano la combustione di fonti fossili per generare elettricità. Ovviamente è possibile impiegare anche fonti di energia rinnovabili per questo processo, come avviene con le centrali che usano come combustibile le biomasse per garantire una maggiore sostenibilità ambientale.
Secondo i dati sulla produzione di energia elettrica in Italia relativi al 2020 forniti da Terna, il gestore della rete di trasmissione nazionale, l’energia termoelettrica ha generato 181,3 TWh coprendo il 64,6% della produzione elettrica totale, la quale a sua volta soddisfa l’89,3% del fabbisogno nazionale.
I processi termoelettrici da fonti non rinnovabili hanno coperto il 57,6% della produzione elettrica nazionale, con un calo dell’8,2% rispetto al 2019 grazie all’aumento delle fonti verdi come le bioenergie.
Il combustibile dell’energia termoelettrica
L’energia termoelettrica può essere prodotta utilizzando sia combustibili fossili che fonti rinnovabili e sostenibili. Nel primo caso si tratta di centrali che usano carbone, gas o gasolio, tuttavia la maggior parte degli impianti presenti nel nostro Paese sono centrali termoelettriche a gas.
In particolare, da molti anni in Italia si è diffusa la tecnologia del termoelettrico a ciclo combinato, soprattutto centrali con turbine a gas con utilizzo del metano come fonte primaria.
Il combustibile dell’energia termoelettrica può anche essere ecologico attraverso l’uso della bioenergia, ovvero biomasse e biogas. Si tratta di una fonte energetica pulita e rinnovabile ideale per la promozione dell’economia circolare, in quanto prevede il recupero degli scarti di attività agricole e forestali. Questi combustibili green consentono di ottenere un processo termoelettrico climaticamente neutro, inoltre è possibile riutilizzare anche le ceneri ad esempio come fertilizzanti per l’agricoltura.
L’impatto ambientale dell’energia termoelettrica
Il termoelettrico ha un impatto ambientale elevato quando come combustibile vengono utilizzate le fonti fossili, come il carbone, il gas o il gasolio.
Ancora oggi queste centrali rappresentano oltre la metà dell’energia termoelettrica prodotta in Italia, tuttavia le alternative verdi stanno crescendo grazie alla transizione ecologica, con il progressivo aumento degli impianti low carbon per la generazione di energia elettrica dalla trasformazione dell’energia termica.
Oggi è possibile acquistare energia termoelettrica green prodotta da fonti ecologiche come le bioenergie, le biomasse e gli impianti di cogenerazione ad alto rendimento. Lo stesso vale per l’energia termica prodotta dal calore recuperato dalle centrali termoelettriche e fornita con il teleriscaldamento, una soluzione ecocompatibile per soddisfare il fabbisogno energetico delle comunità locali attraverso una gestione circolare dell’energia.