Fukushima, acque radioattive in mare: presto dovremo trovare un nuovo pianeta

Gli insegnamenti ad essere buoni fruitori della terra in cui viviamo dovrebbero essere la prassi quotidiana, ma a quanto pare...

di Ezio Pozzati
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Presto dovremo trovare un nuovo pianeta da inquinare

Avere rispetto per la natura dovrebbe essere spontaneo come per esempio non buttare le cicche di sigarette per terra o lanciare la spazzatura nel fosso oppure dare fuoco alle sterpaglie e così via.

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Gli insegnamenti ad essere buoni fruitori della terra in cui viviamo dovrebbero essere la prassi quotidiana, invece scopriamo che in alcune zone dell'Africa bruciano, a cielo aperto, centinaia di migliaia di pneumatici usati, mentre avviene la deforestazione dell'Amazzonia, polmone verde per la Terra, senza contare l'utilizzo dell'acqua per produrre materie che diventano inquinanti una volta sparse nel terreno oppure lo scarico di qualsiasi “fanghiglia” direttamente nei fiumi o nei canali, ecc. ecc.

L'ultima notizia è che il 24 agosto 2023 il Giappone si appresta a scaricare nell'oceano le acque inquinate del disastro nucleare del 2011 di Fukushima Dai-ichi. Non voglio sembrare bacchettone, ma la carta la butto nel cestino, faccio la raccolta differenziata, guido una autovettura a metano, uso prodotti ecologici per le pulizie il tutto perché mi è stato insegnato a rispettare la natura e l'uomo.

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Dato che mi pare di avere un Q.I. superiore a 61 non ho più parole per definire la mia indignazione per tutto questo menefreghismo, quindi chiudo qui questo articolo. Vogliamo vivere i nostri anni al meglio? No problema continuiamo a fare quello che facciamo tutti i giorni e forse un domani troveremo un esopianeta sul quale abitare e tornare ad inquinare. Auguri a tutti noi!

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