Imprenditrice ed esperta di arte: chi è Antonella Colossi, compagna di Bozzoli

La donna è proprietaria di una galleria d'arte in centro a Brescia. Il barista vicino al negozio su Affari: "Nessuno si aspettava una cosa del genere"

Di Redazione Cronache
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Chi è Antonella Colossi, la compagna di Giacomo Bozzoli e in fuga con lui. È proprietaria di una galleria d'arte e un volto noto a Brescia

Antonella Colossi non si trova dal 23 giugno. È scappata con il compagno Giacomo Bozzoli, condannato in via definitiva all'ergastolo per l'omicidio e la distruzione del cadavere di suo zio Mario, avvenuto in una fonderia a Marcheno (Brescia) l'8 ottobre 2015. Non solo, con loro ci sarebbe anche il figlio della coppia, un bambino di 9 anni. I tre si sarebbero dati alla fuga a bordo di una Maserati e la loro meta è ancora sconosciuta. Le forze dell'ordine sono sulle loro tracce, ma, al momento, risultano irreperibili

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Se di Giacomo Bozzoli sappiamo parecchio, della compagna Antonella, invece, conosciamo poche informazioni. È bionda, alta, snella, vestita con cura e di professione gestisce, insieme al padre, una galleria d'arte situata in pieno centro a Brescia. Si chiama la "Colossi Arte Contemporanea" ed è stata fondata negli anni '70 dal nonno della donna. Non è chiaro quando abbia conosciuto Giacomo Bozzoli, il 39enne con la villa e la macchina di lusso, ma è sicuro che ha deciso di seguirlo nella sua fuga dopo la condanna al carcere a vita. Dalle 5.51 del 23 giugno, della coppia e del bambino non si hanno più notizie. Le ricerche della famiglia scomparsa nel nulla si sono concentrate nelle residenze di loro proprietà, a partire dalla villa a Soiano del Garda, a quella a Marcheno, nella sede di lavoro a Bedizzole, fino alla casa a Ortisei, rinomata località incastonata tra le Dolomiti. 

Dalla galleria d'arte Colossi nessuna risposta o dichiarazione su Antonella. Il gestore di un bar nella stessa piazza in cui è posizionata la galleria, invece, ha detto su affaritaliani.it che incrociava spesso la signora Colossi, una donna conosciuta in città: "Siamo di fronte praticamente e ci vedevamo tutti i giorni. Nessuno si aspettava una cosa del genere". Viene descritta come una donna gentile e alla mano. Appena viene nominato il nome di Giacomo Bozzoli, però, tutti smettono di parlare. 

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