Gino Strada, libro postumo: riflessioni sulla guerra e il diritto alla salute
Il racconto in prima persona di una missione durata tutta la vita: "Non un’autobiografia ma le cose più importanti che ho capito guardando il mondo"
Nel nuovo, postumo libro, Gino Strada racconta la sua vita, i suoi viaggi e le sue riflessioni. Tutti i diritti saranno devoluti a Emergency
“Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.”
Esce giovedì 3 marzo con Feltrinelli il libro postumo di Gino Strada, che ne racconta la vita e la missione. Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico, Gino Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo.
Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghaistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva in Cambogia e in Afghanistan, dove ad Anabah, nella Valle del Panshir, viene realizzato un Centro chirurgico per vittime di guerra. Oggi Emergency è presente in Afghanistan con tre ospedali, un Centro di maternità e una rete di quarantaquattro posti di primo soccorso.
Quindi è la volta del Sudan, per aprire il primo Centro di cardiochirurgia totalmente gratuito in Africa, e ancora della Sierra Leone, nel pieno dell’epidemia di ebola. Fino a oggi Emergency ha curato più di undici milioni di persone. Questo libro racconta l’emozione e il dolore, la fatica e l’amore di una grande avventura di vita, sempre orientata da una missione: salvare vite umane e lottare per i loro diritti.
Gino Strada è morto il 13 agosto 2021 (qui la notizia e un approfondimento sulla sua vita), ma la sua missione continua nell'operato di Emergency e della figlia, Cecilia Strada.
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