Massoneria al contrattacco dopo 30 anni: caso Cordova e la caccia alle streghe

La videointervista del direttore di Affaritaliani.it Angelo Maria Perrino al Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia Stefano Bisi

Di Angelo Maria Perrino
Stefano Bisi
Libri & Editori
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Il biennio nero 1992-1993: Massoneria e legalità 30 anni dopo”, il pamphlet del Gran Maestro della Massoneria sull’inchiesta Cordova (poi archiviata)

Faccio parte di quella generazione di giornalisti che hanno partecipato a quella che potremmo definire una sorta di sindrome massonica. Quei giornalisti “democratici” che negli anni ‘80 e ‘90 facevano parte di agguerritissime redazioni dedite alla cosiddetta controinformazione

Fabiani all’Espresso, il duo Cantore e Rossella a Panorama (dove lavoravo anche io nella mitica sezione Affari Italiani), la Andrioli all’Europeo: i cosiddetti “pistaroli” della cronaca giudiziaria che, prima ma soprattutto dopo la clamorosa scoperta della loggia P2 e dei suoi maneggi, magari in sintonia con qualche magistrato amico, vedevamo dietro ad ogni malaffare, politico, economico, giudiziario, di potere la mano nefasta e corruttrice della massoneria.

Nacque così l’inchiesta del procuratore di Palmi Agostino Cordova che nell’ottobre del ‘92 dispose il sequestro degli elenchi dei fratelli del Grande Oriente d’Italia con perquisizioni negli uffici e nelle abitazioni di alcuni dirigenti. Con contorno di rivelazioni, retroscena, insinuazioni, sospetti, ipotesi apocalittiche a cui parteciparono tutti i giornali e telegiornali col massimo clamore e senza esclusione di colpi.


 

0tto anni dopo, però, nel 2000, la mitica inchiesta Cordova si chiuse con l’archiviazione: alla prova dei fatti e dei riscontri il castello accusatorio crollò, era tutta fuffa (ne abbiamo parlato qui).

Ma, come spesso accade nei giornali, la non-notizia passò nelle “brevi”. E nessuno restituì ai massoni, colpevoli solo di essersi uniti in un’associazione, ancorché segreta, l’immagine e la rispettabilità compromesse da mostri sbattuti in prima pagina. 

Ora torna su quei fatti, col distacco critico consentito dal passare del tempo, il Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia Stefano Bisi in un pamphlet che farà rumore e farà riflettere: “Il biennio nero 1992-93. Massoneria e Legalità trent’anni dopo”.

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