Allegra Gucci, le rivelazioni 27 anni dopo: "Il film non racconta la verità"

Era il 27 marzo 1995 quando morì, ucciso da diversi colpi di pistola, l'erede della doppia G, Maurizio Gucci. Oggi, la figlia Allegra racconta la sua verità

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Vanity Fair intervista Allegra Gucci 27 anni dopo l'omicidio del padre Maurizio. Tra House of Gucci e l'infelice rapporto con la madre

Il giorno dell’omicidio di Maurizio Gucci, erede del marchio dalla doppia G, avvenuto il 27 marzo 1995. Gli anni del carcere della madre Patrizia Reggiani. Gli infiniti, innumerevoli processi. L’attenzione morbosa dei media. E ancora: Paola Franchi, allora compagna del padre “che a poche ore dalla morte di papà, organizzò un trasloco dalla loro casa”; le figure oscure di Giuseppina Auriemma, detta «la maga», e di Loredana Canò, compagna di cella di Reggiani; la presenza controversa della nonna Silvana, “a cui interessava soltanto il denaro e il potere che ne discende”.

“L’assassinio di mio padre e l’incarcerazione di mia madre sono stati per me uno tsunami”, racconta Allegra Gucci a Vanity Fair. “Avevo 14 anni e venni travolta dall’onda: in quei momenti, cercavo solo una bolla per respirare mentre intorno avevo solo squali”. Fino al difficile, intricato rapporto con la madre di cui dice “Non riesco mai a capire chi sia veramente. E ogni volta che provo a cercare uno spiraglio, fallisco”. 

Allegra Gucci: "Voglio raccontare la verità sulla vicenda"

Per la prima volta dopo 27 anni di silenzio, Allegra Gucci racconta tutta la sua verità nel libro “Fine dei giochi. Luci e ombre sulla mia famiglia”, edito da Piemme, libro che Vanity Fair anticipa in esclusiva con una copertina, un servizio fotografico e una doppia intervista (cartacea e video) che fanno luce sulla sua vita di ieri e su quella di oggi. Dal giorno della scomparsa del padre fino alle vicende processuali ancora in corso; dai fatti misteriosi di alcuni protagonisti ai movimenti bancari sospettiAllegra Gucci smonta congetture, false notizie e ricordi imprecisi diventati dominio dell’opinione pubblica e finiti sul grande schermo nel film House of Gucci.

“Ho fatto questa intervista, ho scritto questo libro perché ho due figli piccoli. Vedendo il clamore suscitato dal film House of Gucci, non volevo crescessero senza sapere la verità. Ho ricostruito i ricordi pezzo per pezzo. A volte ho provato dolore, altre un senso di liberazione. È la mia lettera a mio padre Maurizio. Perché mio padre Maurizio è sempre qui”.

 

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