Anche i ricchi piangono. La tristezza di Berlinguer negli studi del Caimano
Bianca soffre e non lo nasconde, ma sempre con una certa classe
Bianca Berlinguer a Mediaset
Bianca Berlinguer ha lo sguardo austero che viene da lontano, una sorta di aristocratica bellezza che non deve chieder nulla e nulla deve domandare, un volto che ha attraversato decenni di gioie e dolori nel carrozzone di Stato, lei figlia del più elegante leader dell’Occidente comunista.
Dopo il traccheggio nato dalla “melonizzazione militare” della Rai, la nostra malinconica Signora ancora ha accettato il trasloco nell’agone prezzolato del post-Caimano, che malelingue invidiose hanno paragonato al Manciniano tradimento alla cultura istituzionale della Nazionale e della Tivvù pubblica.
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Come paracadute, e per motivi di tenerezza si è caricata alcuni ingombranti bagagli (Corona e Orsini) e alcune new-entry, De Gregorio, che è servita a far capire agli spettatori che è “sempre” lei, ed è “sempre Carta bianca”.
Probabilmente il manipolo di transfughi sinistrorsi che sono approdati in comodi lidi alternativi non fanno altro che confermare quanto il “radicalismo chicchissimo”, non debba giustificarsi con nessuno per qualunque tipo di attività, rispetto alla Suburra della destra “brutta, sporca e cattiva”.
Soffre Bianca e non lo nasconde, ma sempre con una certa classe, e nessuno, come il povero “Grasso che cola”, critichi il faraonico contratto, che rende più sopportabile la condivisione con gli studi che hanno visto i trionfi del GF, della D’Urso, e del gracchiante Mario ”Grillo Parlante” Giordano.
Giusto il tempo di ricevere i bonifici, ma Lei è e sarà sempre altrove, e mai condividerà uno dei più giganteschi fenomeni della televisione commerciale europea, è soltanto l’eccezione che conferma la regola: il Grillismo (del Marchese, non di Beppe) è sempre presente nelle azioni beatificanti del potere/Potere, perché non deve e non vuole giustificarsi per qualsiasi malefatta, etica, politica, estetica.
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E’ l’appartenenza alla Razza Padrona che non vede neppure la fatica del mondo e la povertà degli uomini che, non riescono neppure a dirle, le cifre che i miracolati di ritorno, percepiscono, ma non è solo una questione di opportunità, ma la riproduzione ossessiva dello storico Classismo che pervade da sempre la società italiana.
Il Ricco Giornalista/Presentatore rimane comunque grande perché crede di poter dimostrare una sua indifferenza ai problemi di IBAN (come Fazio e Gramellini), e se ha accettato una gigantesca marchetta è solo per portare luce ai “non vedenti” di Mediaset, che prontamente, come La 7, hanno abboccato perché si sentono sempre, perennemente inadeguati e poco glamour.
I rosiconi continueranno a rosicare e i giornaloni continueranno a celebrare, è un Risiko scorretto, dove si gioca con mezzi molto diversi e con qualità e talenti che sono definiti in base all’appartenenza poltico- sociale.
Bianca è tutto questo, per lignaggio, per frequentazione, ma il risultato non cambia, e sarà sempre così per tutti quelli: ”Gli altri” che faticano costantemente per farsi accettare, per non risultare allineati in attesa che dai piani alti ci arrivino le briciole che, l’aristocrazia giornalistico-culturale, avrà voglia di concederci.