Dexa, la pubblicità dà lezioni al marketing: "Basta al trucco del €9,99"
L'agenzia di comunicazione Dexa si propone di contrastare l'abuso della cifra dispari sui prezzi per far apparire il costo inferiore a quello reale
Dexa sfida i brand. Quando la pubblicità dà lezioni al marketing: basta al trucco del 9,99
"Cari brand, non sarebbe ora di trattare i consumatori, cioè tutti noi, più da adulti?" E' questa la domanda alla base dell'innovativa "Campagna per la liberazione dal 9,99" di Dexa, una rinomata agenzia di marketing e comunicazione con sede a Brescia. L'obiettivo è quello di contrastare l’abuso del "9,99" nei prezzi dei prodotti e dei beni di consumo. "Un’abitudine tanto inveterata quanto poco rispettosa del pubblico cui è diretta"- precisano dall'azienda.
Non è cosa rara, infatti, trovare brand che prezzano - dalle lavatrici ai vestiti, dalle tariffe telefoniche ai sottaceti - togliendo un centesimo al prezzo pieno, così da far apparire il costo del prodotto inferiore a quello reale. E' anzi una pratica così diffusa da talmente tanto tempo che il consumatore quasi non ci fa più caso.
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"Sembriamo tutti rassegnati a questa modalità un po' da imbonitore", afferma Enrico Bonomini, direttore creativo che firma la campagna, "ma esigere più rispetto, chiedere di essere trattati in maniera più matura è un piccolo passo verso una relazione più sana con i brand". Così, tramite l’hasthag #no9e99 - che in questi giorni sta impazzando sui social - Dexa rivolge un appello a tutte quelle aziende che continuano ad affidarsi a un marketing vecchia scuola affinchè non ci siano più pubblicità ingannevoli, ma trasparenza e rispetto.
Secondo Loris Garau, titolare di Dexa, "adottare prezzi pieni è un segno di maggior rispetto verso il pubblico, e sono convinto che altri brand seguirebbero il buon esempio" se qualcuno rompesse questa comunicazione disonesta.