Ero Sechi anche prima dell'Agi, l'addio dell'umile Mario

L'ex direttore dell'Agenzia Giornalistica Italiana saluta la sua redazione con un discorso tutt'altro che umile...

di Redazione
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"Non sono Mario Sechi perché sono venuto all'Agi. Lo ero anche prima". Il discorso del nuovo capo ufficio stampa del governo Meloni

Evidentemente, la caratteristica di spicco di Mario Sechi non è la modestia. L’ex direttore dell’agenzia giornalistica Agi, da giovedì scorso nuovo capo ufficio stampa del governo Meloni, lascia la sua redazione con un discorso tutt’altro che umile. “Io non sono Mario Sechi perché sono venuto all’Agi. Io ero già Mario Sechi. E lo sarò anche dopo. L’Agi resta mia, io non mi sento un esule, non vado al confine”.

Ma questo è solo l’inizio. Sechi inizia poi a parlare usando la terza persona per definirsi. “Il sottoscritto”, come riporta il Foglio, “ha ottenuto 170 ore di visibilità televisiva, di cui 150 sempre in proprio. E poi passaggi in streaming, sempre dal sottoscritto”.

 

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