Giornali web, al via l'equo compenso. Come avviare la procedura con Google

Il principio di condivisione dei ricavi prevede per gli editori una cifra fino al 70% stimata per ogni contenuto prodotto e rilanciato dalle piattaforme

di Redazione Mediatech
MediaTech

Al via l'equo compenso per i contenuti online. L'annuncio di Agcom

“Finalmente editori e giornalisti possono utilizzare lo strumento messo a disposizione da Agcom per proteggere il diritto d'autore sul lavoro svolto e farsi pagare equamente per l'utilizzo dei contenuti da parte delle piattaforme”. A rivelarlo con un lungo post su LinkedIn è il Commissario Agcom Massimiliano Capitanio.

“Da oggi”, continua Capitanio, “grazie a questo Regolamento contenuto nella delibera AGCOM n. 3/2023/CONS, Google ha annunciato l’avvio delle negoziazioni per il riconoscimento dell’equo compenso per l’utilizzo online delle pubblicazioni di carattere giornalistico, così come previsto dall’art. 43-bis della Legge sul diritto d’autore (l. n. 633/1941). L’equo compenso è lo strumento che la Direttiva Copyright n. 2019/770 ha individuato per appianare lo squilibrio di ricavi tra i big player di internet che sfruttano commercialmente gli articoli - siano siti, motori di ricerca o social - e gli editori, titolari dei relativi diritti”, spiega Capitanio.

E continua: “Gli editori di pubblicazioni destinate a un pubblico italiano - dai grandi gruppi editoriali, fino alle piccole testate indipendenti - potranno ora chiedere a Google di fornire loro i dati necessari per determinare la misura dell'equo compenso, nonché di avviare le relative negoziazioni. Come stabilito dal Regolamento, l’equo compenso deve calcolarsi sulla base di determinati criteri, tra i quali il numero di consultazioni online dell'articolo, gli anni di attività e la rilevanza sul mercato degli editori e il numero di giornalisti impiegati dalla testata”.

Infine, Capitanio spiega: “Il compito dell’AGCOM non si è esaurito con l’emanazione del Regolamento: in assenza di accordo, l’Autorità stabilirà quale delle proposte delle parti sia maggiormente conforme ai criteri dettati, potendo anche formulare una autonoma soluzione”.

Qui il Regolamento con i criteri per la definizione dell’equo compenso e le indicazioni per avviare la procedura davanti all’AGCOM (https://t.ly/mxFC). Su questo link è presente il form di Google per avviare la procedura (https://t.ly/gOkd).

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