Guerra di propaganda e d’immagine, gli 007 russi: “L’Ucraina ha già vinto”
Fonti Fsg (servizi segreti russi): "Sorpresi da Zelensky, Putin ha perso guerra d'immagine"
Guerra Russia Ucraina, gli 007 russi ammettono: Kiev ha vinto la guerra dell'informazione
Dopo l'attacco a Kiev, a mandare in frantumi i piani dei russi è stato anche "il comportamento inaspettato di Zelensky, al quale nessuno era pronto". Lo scrive una presunta 'talpa' dell'Fsb, i servizi di sicurezza russi, in una nuova lettera inviata a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio osservando come Mosca puntasse sulla sua presunta mancanza di credibilità, presentandolo come "un tossicodipendente e un comico": invece dal presidente ucraino è arrivato "un comportamento dissonante", da leader di un paese che combatte.
Il tutto, sottolinea, mentre in Russia "non avevamo una risposta simmetrica: Putin, mantenendo le distanze anche dalla sua cerchia più vicina, sembrava a qualsiasi osservatore esterno molto più 'perso' di Zelensky, e non avevamo nostre figure carismatiche per controbilanciare la trasmissione costante di personaggi ucraini". "Negli ultimi giorni la Russia ha costruito un proprio modello mediatico, ma era troppo tardi e inoltre nel campo dei media per definizione abbiamo più difficoltà rispetto a professionisti dello spettacolo", come Zelensky, conclude la 'talpa'.
UCRAINA: FONTI FSB, 'KIEV VINCE CON MEDIA E MILITARI, NOI SCONFITTI SU COMUNICAZIONE'
Se l'Ucraina ha fermato l'attacco di Mosca è perché ha "vinto la 'guerra dell'informazione'" ed anche perché "i militari hanno avuto il controllo delle decisioni": il risultato è che l'Occidente si "è costruito una immagine dell'Ucraina tale che non si può più pensare di fare pressione" su Kiev per arrivare a una sua resa. E' il quadro sconfortato fatto da una presunta 'talpa' dell'Fsb, i servizi di sicurezza russi, in una nuova lettera inviata a Vladimir Osechkin, attivista dei diritti umani in esilio. Nel documento - difficile da verificare ma ricco di dettagli giudicati credibili - si spiega che "in Russia si è persa la logica delle azioni: la gerarchia delle decisioni è stata minata dal basso e manca il necessario livello di analisi critica. Si ricorre a scelte avventuristiche in ambiti in cui non dovrebbero neppure essere considerate".
La fonte dei servizi lamenta come - se prima del conflitto si tendeva a considerare l'Ucraina come "un'altra Russia" e quindi a fare valutazione partendo da cio' - oggi "possiamo affermare che stiamo trattando con uno stato assolutamente differente, e quindi i nostri piani iniziali possono essere gettati nella spazzatura". A quanto pare, a giudicare da questo racconto, uno degli errori è stato ritenere che a Kiev il ruolo dei servizi di sicurezza (l'Sbu, equivalente dell'Fsb) fosse cruciale come lo è a Mosca. Invece l'azione dell'Sbu sarebbe stata - scrive la talpa russa - "primitiva e inefficace" mentre le forze armate hanno tenuto testa all'attacco russo. A questo va ad aggiungersi la mancata adesione di personaggi politici filo-russi che avrebbero dovuto invocare un cambio di governo e un accordo con i russi.
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