Klaus Davi: "Meglio il Costanzo giornalista che conduttore tv. E il rituale del camerino con i suoi ospiti..."
"Maria De Filippi ha sempre ascoltato con grande attenzione i consigli del marito, ma sempre reinterpretandoli e rimanendo lontana dal suo 'territorio'..."
Klaus Davi: "Costanzo con la cultura popolare ha cambiato gli italiani. Su questo era molto in linea con Berlusconi"
L’Italia dice addio a uno dei più grandi personaggi della tv. È morto oggi, venerdì 24 febbraio, all’età di 84 anni Maurizio Costanzo. Giornalista, conduttore, autore, genio della televisione, Costanzo ha inciso il suo nome nella storia televisiva della nostra Nazione.
Ma che cosa ha reppresentato Costanzo per gli italiani? Affaritaliani.it ha interpellato Klaus Davi, giornalista, massmediologo e stretto conoscente del conduttore dopo le numerose ospitate ai suoi show.
Klaus, che cosa ha rappresentato Maurizio Costanzo per gli italiani?
Costanzo ha cambiato l’Italia. Con i suoi programmi e il suo modo di condurli, è stato in grado di svoltare radicalmente costumi e stile di vita degli italiani. Ha rappresentato un mix di impegno e giornalismo popolare estremamente dedicato ai diritti civili. A mio parere, se ora gli omosessuali non vengono più discriminati come un tempo è anche grazie a lui. E poi, ovviamente, la lotta alla mafia. Non ci sarà mai più uno come Costanzo. Certo, ha e ha avuto tanti allievi, ma era e resterà unico nel suo genere.
Com’era Costanzo dietro le quinte?
Sono stato ospite dei suoi spettacoli fin dagli anni ’90. Non amava perdere tempo con i convenevoli, ma ogni volta che mi invitava, vigeva sempre il “rituale del camerino”. Sempre e solennemente insieme al suo assistente, Costanzo amava fare un “ripasso” spiegando a grandi linee i temi della puntata. Non c'era una volta e dico una che non ci portasse in camerino con questo assistente nel pre-show. Non amava invece indicare ai suoi ospiti cosa dire e come comportarsi, in quanto sceglieva accuratamente chi invitare. Ogni personaggio era lì per un determinato motivo e lui lasciava la totale libertà.
È stato più importante il Costanzo giornalista o uomo di spettacolo?
Sicuramente il Costanzo giornalista. Maurizio aveva avuto la genialità di capire, come nessun altro, che con la cultura popolare si poteva avvicinare se non addirittura unire un popolo. Il suo talento da show man lo utilizzava per comunicare al pubblico questi ideali. Su questo, a mio parere, è stato molto in linea con Silvio Berlusconi.
E il rapporto con Maria De Filippi?
Maria ha sempre ascoltato con grande attenzione i consigli del marito. Ascoltato, sì, ma con la sua personale interpretazione. Anche per questo, non ha mai voluto entrare nel “territorio” di Costanzo, preferendo rimanere lontana dai programmi di informazione. Resta il fatto che stimava moltissimo il lavoro e il talento del marito cercando di imparare il più possibile da lui.
Chi è stato il più grande? Costanzo, Corrado o Bongiorno?
Per me non ci sono dubbi. Il Maurizio Costanzo Show ha cambiato radicalmente l’Italia. I suoi programmi sono stati i migliori e da lui si imparava solo guardando.
E sul Costanzo iscritto alla loggia P2?
Tutti possono sbagliare e lui ha chiesto più volte scusa. Sinceramente, io mi ricordo del Costanzo furioso esponente della lotta alla mafia, non del Costanzo massone.