Mentana, Floris, Gruber o Gentili, cosa manca al Nove per essere terzo polo tv

Amadeus e poi? Warner Bros sogna anche Antonella Clerici sul Nove

di Redazione Mediatech
MediaTech

Amadeus, Crozza e Fazio, il Nove terzo polo tv tra Rai e Mediaset, ma...

L'arrivo di Amadeus rappresenterà il salto di qualità per Warner Bros Discovery e il Nove nell'erosione del duopolio Rai-Mediaset. Se Maurizio Crozza è stato il capostipite e Fabio Fazio (con Luciana Littizzetto) il profeta di una nuova era negli ascolti tv (chi avrebbe creduto a settembre di vedere un Che tempo che fa in doppia cifra di share perenne per quasi tutta la stagione?), il conduttore degli ultimi 5 Festival di Sanremo può dare una marcia in più nell'intrattenimento a un canale che già ha costruito un'interessante macchina da guerra in questi anni: da OnlyFun con Elettra Lamborghini e i PanPers ai programmi di Gabriele Corsi, passando per Little Big Italy di Francesco Panella (la risposta ormai super collaudata dal Nove a Quattro Ristoranti di Alessandro Borghese).

Mentana, Floris o Veronica Gentili, cosa manca al Nove per essere terzo polo tv

Cosa manca al canale di punta di Warner Bros Discovery per rappresentare un'offerta completa degna di un terzo polo (o terzo incomodo)? Forse un focus su informazione e approfondimento. Al momento c'è solo il baluardo di Accordi e Disaccordi con Luca Sommi, Andrea Scanzi e Marco Travaglio.

Nel 2020 si provò con l'interessante esperimento di Sono le venti (striscia quotidiana d’informazione in onda per mezz'ora dal lunedì al venerdì alle 20, l'ora dei telegiornali e dei talk show di Rete 4 e La7) con Peter Gomez ma lo share medio nei sei mesi di messa in onda fu attorno all'1%.

Quattro anni dopo, con una rete certamente cresciuta (in quel periodo lo share medio in prime time era sull'1,7%) se è vero che, da quanto filtra non ci sarebbe al momento in programma l'allestimento di un tg (con tutti i relativi costi del caso) o di una trasmissione di approfondimento, è altresì giusto ricordare che più in prospettiva la potenza di fuoco di Warner Bros Discovery potrebbe portare a uno step deciso in questo senso.

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Ipotesi o suggestioni di medio periodo. Dove guardare come territorio di caccia? La7 potrebbe entrare nel mirino essendo la rete regina in questo settore, avendone fatto il suo vero core business. In ottica creazione di un tg, chiunque avesse voglia di calare un asso vincente sul tavolo dovrebbe fare carte false per convincere Enrico Mentana, re dei telegiornali (e delle maratone...). Ma si tratta di un sogno proibito. Quest'ultimo infatti proprio un paio di mesi fa fu molto chiaro sulla sua intenzione di restare nella tv di Urbano Cairo. "Non ho mai avuto nessun contatto con dirigenti di Discovery, che peraltro non conosco, e non ho intenzione di lasciare La7, dove sono felicemente da 14 anni". Sui talk show, Lilli Gruber o Giovanni Floris, rappresentano nomi collaudati da spendere per un programma di approfondimento già pronto 'chiavi in mano'.

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Praticamente impossibile strappare a Mediaset Veronica Gentili (quest'anno in versione Iena per il prossimo si vocifera anche di un'idea pomeriggio di Canale 5), o gli storici generali dell'informazione di Rete 4 (Mario Giordano, Giuseppe Brindisi, Paolo Del Debbio e Gianluigi Nuzzi). Bianca Berlinguer? Secondo le ultime indiscrezioni il prossimo anno resterà a Mediaset in prime time.

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Più facile pensare che Warner Bros Discovery possa inventarsi qualcosa di nuovo. Non dimentichiamo che il fenomeno Belve di Francesca Fagnani e la Confessione di Peter Gomez sono partiti dal Nove prima di passare in Rai...

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