"O restate in quell'ufficio o non lavorate più". Il caso flatulenze al Tg1
Anche altri due colleghi di Mondini costretti a subire i cattivi odori in stanza. E pesano sempre di più i rapporti con la 'ndrangheta del cronista accusato
Caso Mondini, altri due giornalisti obbligati a stare col "petomane"
Il caso flatulenze al Tg1 si arricchisce ogni giorno di nuovi particolari inediti. Dalle deposizioni negli interrogatori dei giornalisti della Rai, emerge che non sarebbe stata solo Dania Mondini, la cronista da cui è partita la denuncia, ad essere costretta a condividere la stanza con il collega "petomane", ma anche altri due giornalisti - si legge su Repubblica - avrebbero avuto la stessa sorte. "Abbiamo abbandonato la stanza occupata dal collega per il cattivo odore e ci siamo sistemati in quella riservata ai dirigenti della redazione". Ecco la protesta dei colleghi contro il giornalista del Tg1 accusato di emettere flatulenze in redazione.
Mondini - prosegue Repubblica - sostiene di essere stata demansionata e quindi costretta a condividere una stanza con un redattore che aveva problemi di igiene personale, molestava le donne e avrebbe avuto rapporti con un ʼndranghetista, il boss Paolo Romeo. La novità, a leggere la denuncia, è che Mondini non è stata la sola a lamentarsi. Questo secondo Mondini è stato il risultato dell'incontro con i dirigenti dopo le lamentele. "La direzione pretende che i redattori ordinari restino in stanza con quella persona che non si lava ed emette maleodoranti rumori corporei. Chi non sta nella stanza con il collega non lavora più. Chi non resta deve essere preso a calci in culo".