Social network vietati fino ai 15 anni, la nuova proposta di legge francese
Il deputato di Horizons Laurent Marcangeli: "Dove non arrivano i genitori ci deve pensare lo Stato"
La Francia pensa di vietare i social network ai minori di 15 anni
Niente social fino ai 15 anni. Che si tratti di Facebook, Instagram, TikTok o Twitter. Questa la proposta di legge di Laurent Marcangeli, deputato centrista francese del gruppo Horizons, il quale ritiene che, dove non riescono a imporsi i genitori, “dovrebbe farlo lo Stato”.
L’idea, arrivata all'Assemblée Nationale, propone appunto di fissare a 15 anni l’età minima per l’accesso e l’iscrizione ai social network. In questo modo, la Francia abbraccia la posizione dell’Ue, la quale ha già fissato il concetto di “consenso digitale”, indicante l’età minima per poter usare i social nella fascia compresa tra i 13 e i 16 anni.
Come riportano alcuni quotidiani locali, secondo la Commissione nazionale per l'informatica e le libertà (Cnil), in Francia la prima registrazione sui social network avviene, in media, a 8 anni e mezzo, e vi si iscrivono più della metà dei 10-14enni. L’appello lanciato dal deputato è principalmente rivolto ai genitori che, a suo dire, spesso non si rendono conto dei rischi che i propri figli corrono navigando sui social fin da così piccoli.
In Francia il dibattito è aperto e non è da escludere che anche altri stati decidano di adeguarsi in maniera più rigorosa alle direttive Ue e seguire il suo esempio.