Ue: stop al "far west digitale". Sorveglianza per 19 Big Tech: Google, Fb e...

Sorveglianza Ue per Big Tech: da Twitter a TikTok... Ecco quali sono le piattaforme online

di Redazione
MediaTech

Ue dice stop al "far west digitale": scatta la sorveglianza per 19 Big Tech

La Commissione Ue ha inserito Google, Apple, Facebook, Amazon, Twitter e TikTok sulla lista delle 19 grandi piattaforme digitali sotto sorveglianza a partire dal 25 agosto.

Sono diciassette le piattaforme online molto grandi (Vlop) e due i motori di ricerca (Vlose) - che raggiungono almeno 45 milioni di utenti attivi mensili - identificati dalla Commissione europea che saranno soggetti alle nuove regole sui servizi digitali Dsa.

Le piattaforme sono

Alibaba AliExpress; Amazon Marketplace; Apple AppStore; Booking.com; Facebook; Google Play; Google Maps; Google Shopping; Instagram; LinkedIn; Pinterest; Snapchat; TikTok; Twitter; Wikipedia; YouTube; Zalando;

e i motori di ricerca sono

Bing e Google Research

Sorveglianza della Commissione Ue per le Big Tech. Cosa cambia

A seguito della loro designazione, le società dovranno ora ottemperare, entro quattro mesi, a tutti i nuovi obblighi previsti dal Dsa. Questi mirano a responsabilizzare e proteggere gli utenti online, compresi i minori, richiedendo ai servizi designati di valutare e mitigare i loro rischi sistemici e di fornire solidi strumenti di moderazione dei contenuti. Tra le altre cose, gli utenti riceveranno informazioni chiare sul motivo per cui vengono raccomandate determinate informazioni e avranno il diritto di rinunciare ai sistemi di raccomandazione basati sulla profilazione; saranno in grado di segnalare facilmente contenuti illegali e le piattaforme dovranno elaborare tali segnalazioni con diligenza; non potranno essere visualizzati annunci pubblicitari basati su dati sensibili dell'utente (quali l'origine etnica, le opinioni politiche o l'orientamento sessuale).

Inoltre, le piattaforme devono etichettare tutti gli annunci e informare gli utenti su chi li sta promuovendo; devono fornire un riassunto facilmente comprensibile e in un linguaggio semplice dei loro termini e condizioni, nelle lingue degli Stati membri in cui operano. Viene prevista inoltre una forte tutela dei minori: le piattaforme dovranno riprogettare i propri sistemi per garantire un elevato livello di privacy, sicurezza e incolumità dei minori; non è più consentita la pubblicità mirata basata sulla profilazione verso i bambini; sono previste valutazioni speciali del rischio, compresi gli effetti negativi sulla salute mentale, dovranno essere fornite alla Commissione 4 mesi dopo la designazione e rese pubbliche al più tardi un anno dopo. Le piattaforme dovranno riprogettare i loro servizi, comprese le loro interfacce, i sistemi di raccomandazione, i termini e le condizioni, per mitigare questi rischi.

E ancora: le piattaforme e i motori di ricerca devono adottare misure per affrontare i rischi legati alla diffusione di contenuti illegali online e agli effetti negativi sulla libertà di espressione e di informazione; devono avere termini e condizioni chiari e applicarli diligentemente e in modo non arbitrario; devono disporre di un meccanismo che consenta agli utenti di segnalare i contenuti illegali e agire rapidamente in base alle notifiche; devono analizzare i loro rischi specifici e mettere in atto misure di mitigazione, ad esempio per affrontare la diffusione della disinformazione e l'uso non autentico del loro servizio

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