Vino sul Frecciarossa, Merlo demolisce Vespa: "Quel precedente alla Camera..."

Il giornalista di Repubblica smaschera il collega della Rai: "Nel 2019 l'ex presidente Fico fece togliere le bottiglie dalla buvette: destavano sospetto"

di Redazione Mediatech
Francesco Merlo  -  Bruno Vespa -
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Bruno Vespa e il giallo del vino sul Frecciarossa. Spunta un altro precedente "imbarazzante"

Continua lo scontro tra Francesco Merlo, giornalista di La Repubblica, e Bruno Vespa, collega della Rai. Merlo ha fatto emergere il caso del vino prodotto da Vespa, che viene venduto sui treni Frecciarossa. Il collega aveva deciso di replicare, precisando che "questo avviene ormai da alcuni anni (e quindi da molti governi). Poi il conduttore di Porta a Porta aggiunge che le sue accuse sono "false e diffamatorie". Ma oggi, nel suo spazio delle lettere su Repubblica, Merlo ha tirato fuori un nuovo retroscena. "Avevo sinora trattato il suo vino - scrive au Repubblica - con la leggerezza e l’ironia che merita un piccolo sostanziale conflitto di interessi, di buon gusto e di eleganza".

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"Ma Vespa - prosegue - mi accusa di falsità e di diffamazione. E allora, costretto alla serietà, ribadisco che un veterano del giornalismo, così naturalmente governativo come è lui, non dovrebbe vendere il suo vino sui treni di Stato". Poi Merlo svela il retroscena relativo al 2019. "Il Codacons e l'allora presidente della Camera Fico fecero togliere le preziose bottiglie di Vespa dalla buvette di Montecitorio dove destava gli stessi sospetti che desta oggi. Fosse pure innocente, un vino sospettato di arrivare senza merito perde l'origine controllata. E prende, malgré soi, il retrogusto amaro del sospetto, come il vino traditore di compare Turiddu".

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