Vodafone e Ck verso la fusione, tutti i dettagli del matrimonio

Circolano da tempo, ma negli ultimi giorni le voci di una possibile fusione tra Vodafone e Three Uk di Ck Hutchinson si fanno sempre più frequenti

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Vodafone-Three Uk, voci di fusione sempre più insistenti. Possibile trattativa con Ck Hutchinson

Vodafone verso la fusione con Three Uk? E’ quanto suggeriscono le voci, sempre più insistenti, vicine al gruppo di tlc. Secondo le indiscrezioni, infatti, la società guidata dal Ceo Nick Read sarebbe in trattative per unire il suo asset inglese con l’operatore rivale controllato da Ck Hutchinson. Per ora non sono emersi particolari dettagli sulla trattativa.

Semplificazione degli asset

Questa mossa, sottolinea l’agenzia di news Reuters, arriva in un momento in cui Vodafone si trova a fronteggiare le pressioni del fondo Cevian Capital che, da tempo, chiede al gruppo di semplificare il suo portfolio, rafforzandosi nei mercati chiave.

A febbraio, non a caso, lo stesso Read aveva parlato di una apertura della società per eventuali operazioni di fusione in mercati europei, tra i quali aveva citato proprio il Regno Unito, la Spagna, il Portogallo e anche l’Italia. Sul fronte italiano, ricordiamo, più o meno nello stesso periodo Vodafone ha respinto l’offerta da 11 miliardi di euro avanzata da Iliad per i suoi asset tricolore.

Tlc, i player costretti a consolidare la propria posizione

La progressiva riduzione dei margini nel mondo delle telecomunicazioni costringe le imprese a consolidare posizioni. La riduzione dei costi, l'incremento della concorrenza e il proliferare degli operatori low-cost ha infatti inevitabilmente "mangiato" i margini di tutti i player.

E' quanto accaduto in passato anche con il mondo delle compagnie aeree e, per certi versi, anche nel mondo del commercio al dettaglio. Probabile che d'ora in poi gli operatori procedano alla realizzazione di contenuti extra, premium e che possano rappresentare un ulteriore serbatoio per le revenue. Tim, da questo punto di vista, ha tentato una mossa in questa direzione con Dazn. Mossa che si è rivelata sfortunata, ma che ha sicuramente aperto la strada.

Per il resto, urge trovare una strada all'emorragia che da anni affligge il comparto. I primi allarmi risalgono addirittura al 2010, ma secondo Agcom - in Italia - dal 2016 al 2020 i ricavi si sono ridotti nel periodo 2016-2020 del 10,1%, passando da 31,5 miliardi di euro nel 2016 ai 28,3 miliardi di euro nel 2020.

 

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