Ambrogini d’Oro 2024: Shevchenko e Martiri di Gorla tra i premiati. Esclusi Berlinguer e Lucarelli

Appuntamento il 7 dicembre, alla cerimonia che premia l’impegno di chi lavora ogni giorno per migliorare la città di Milano

Milano

Ambrogini d’Oro 2024: Shevchenko e Martiri di Gorla tra i premiati. Esclusi Berlinguer e Lucarelli

Come ogni anno, il 7 dicembre, festa del patrono di Milano, si terrà la cerimonia di consegna degli Ambrogini d’Oro, il più prestigioso riconoscimento civico della città. Tra i premiati di quest’edizione spiccano grandi personalità, associazioni e iniziative che hanno lasciato un’impronta indelebile nella comunità milanese.

Il massimo riconoscimento: l’ISPI brilla tra i premiati

L’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI) si aggiudica la Grande Medaglia d’Oro, massimo onore conferito dal Comune di Milano. Riconosciuto per il suo impegno nella promozione del dialogo internazionale, l’ISPI continua a essere un faro nel panorama culturale e politico, rappresentando Milano come capitale globale della diplomazia e della ricerca.

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Medaglie alla memoria: un ricordo che vive nel cuore di Milano

La memoria gioca un ruolo centrale anche nell’edizione 2024. Ricevono l’attestato alla memoria i Piccoli Martiri di Gorla, i bambini vittime del tragico bombardamento del 1944, insieme ai loro genitori.

Tra le Medaglie d’Oro alla Memoria, spiccano quattro nomi: Roberta Guaineri, ex assessora comunale recentemente scomparsa, ricordata per il suo impegno nello sport e nella cultura. Antonio Giuseppe Malafarina, giornalista che ha dato voce al mondo della disabilità. Luigi Cremascoli, fondatore di Urania Basket, e Pietro Pastorini, allenatore di marcia di grande prestigio.

Shevchenko e gli altri premiati con la Medaglia d’Oro

Tra i quindici insigniti della Medaglia d’Oro spicca Andriy Shevchenko, ex stella del Milan e oggi ambasciatore del calcio come strumento di solidarietà, soprattutto in relazione al suo impegno per l’Ucraina. Accanto a lui, riconoscimenti anche a: Sandra Gilardelli, partigiana 99enne simbolo della Resistenza, Giovanna Di Rosa, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Milano, Mario Donadio, volontario che ha donato oltre 2.000 computer a chi ne aveva bisogno, Emilia Lodigiani, fondatrice della casa editrice Iperborea, specializzata in letteratura nordica. Il mondo della scuola e del volontariato è rappresentato da Milena Piscozzo, esperta di pedagogia montessoriana, e Ulla Alba Manzoni, figura di riferimento per il quartiere Giambellino.

Attestati di benemerenza: associazioni e figure simbolo della città

Accanto alle medaglie, il Comune assegna numerosi attestati di benemerenza a organizzazioni, istituzioni e personalità che hanno contribuito al tessuto sociale di Milano. Tra questi: La Filarmonica della Scala, ambasciatrice della musica italiana nel mondo, La storica libreria Il Libraccio, punto di riferimento culturale cittadino, Il Centro Regionale Trapianti del Policlinico di Milano, La squadra di calcio St. Ambroeus FC, composta da richiedenti asilo e rifugiati.

Le esclusioni: chi non ce l’ha fatta quest’anno

Tra le candidature scartate spiccano nomi di rilievo, come Enrico Berlinguer, Selvaggia Lucarelli, la presidente di Assimpredil Ance Regina De Albertis e l’inviata del Tg1 Stefania Battistini, proposta non accolta a causa della sua situazione legale con la Russia. Escluso anche il presidente della Comunità Ebraica di Milano, Walker Meghnagi, che aveva rinunciato alla candidatura per motivi personali.

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